UN AFFIDAMENTO DA PAZ…LAB. IL SINDACO ASSEGNA ALLO ‘STUDIO CREATIVO’ DELLA SUA CAMPAGNA ELETTORALE IL ‘PROGETTO TECNICO’ DELLA RIQUALIFICAZINE DELLE MARINE LECCESI. LO HA SCOPERTO FEDERICA DE BENEDETTO, DI FORZA ITALIA, CHE LO DENUNCIA POLEMICAMENTE
di Giuseppe Puppo_______Travolti da un insolito comunicato nell’ azzurro mare d’ agosto della riqualificazione delle marine leccesi. Per ora sulla carta. Ieri mattina. Roba bella, eh? In teoria. Un libro dei sogni, un trattato di sociologia, geografia e filosofia tutto insieme, altro che progetto. Scuola di alta comunicazione.
Peccato che non si capisse in pratica che cosa vogliano fare. Nemmeno una cosa indicata in concreto.
Incuriositi, insospettiti, desiderosi di approfondire, abbiamo cercato invano, ieri pomeriggio, la delibera “in oggetto” sul sito del comune, che il comunicato citava solo col numero e data.
Niente, non l’ abbiamo trovata. Non c’è.
Allora, sempre ieri pomeriggio, abbiamo chiesto all’ ufficio stampa del Comune se ci faceva la cortesia di inviarcela per mail.
Niente. Al momento in cui scriviamo, a ventiquattro ore di distanza, nessuna risposta.
Ma oggi pomeriggio la nostra curiosità, il nostro sospetto, hanno trovato nuovi motivi.
Dobbiamo a Federica De Benedetto, vicecoordinatrice regionale di ‘Forza Italia’, e consigliere comunale eletta, e donna più votata, ma epurata dalla nota operazione di ‘teleologia giuridica’ attuata da Alcide Maritati col suo premio di maggioranza al nuovo sindaco, se possiamo avere qualche elemento in più.
“A PROPOSITO DI CAMBIAMENTO“, come intitola ironicamente il suo post su ‘Facebook’ di qualche ora fa, la De Benedetto denuncia che “in questi giorni è stato lanciato dalla giunta Salvemini un nuovo progetto inerente la riqualificazione delle marine, dove come comitato tecnico è stata scelta l’agenzia Pazlab, ovvero la stessa che ha seguito la campagna elettorale del neo Sindaco.
A questo punto domando: qual è la procedura PUBBLICA E TRASPARENTE con cui si è dato mandato alla società in questione di seguire questo progetto?
Quali sono state le altre società del settore interpellate?”.
Nessuna, ovvio. Alla faccia della trasparenza, del rinnovamento, dell’ alternanza.
L’ affidamento diretto, al di sotto di una certa cifra, sarà pure formalmente, legalmente, ineccepibile. Però molto c’è da eccepire sul piano politico e su quello morale, se come sempre gli incarichi vengono dati agli amici, pardon, ai compagni, e ai compagni dei compagni.
Non solo. Di più.
Che bisogno c’ era di fare tutto quel can can di ieri, se sulla riqualificazione delle marine ci sono già decine di pagine sul Suo programma elettorale, caro Carlo Salvemini?
Che bisogno c’ era di continuare la campagna elettorale, che con buona pace di tutti, è finita da un pezzo, invece di passare ai fatti?
Perché non fa, prima, e poi, poi, caso mai, enuncia?
Che logica perversa è codesta, di continuare a fare parole, anziché fatti?
E ancora: che cosa ha nel proprio curriculum la Pazlab (nella foto) a proposito di urbanistica e architettura per affidare ad essa un progetto tecnico di riqualificazione urbanistica e architettonica, vorremo sapere inoltre costato quanto?
Un contributo, un obolo, alla Lega delle Cooperative rosse?
Che c’ azzecca, come direbbe qualcuno, con le marine leccesi? Se non per fare comunicazione, cioè propaganda, a Suo favore?
Ahimè, caro nuovo sindaco, cominciamo male. Malissimo.
Caro direttore, ad onor del vero pensavo che questa volta avesse scritto una cazzata, mi perdoni la sincerità, e dato che ho votato con convinzione per Salvemini sono andata sul sito del Comune, per verificare quanto riferito nel suo articolo, e purtroppo è tutto vero.
Infatti siamo ancora in campagna elettorale. Ora io capisco che Salvemini voglia pagare l’agenzia che gli ha curato la campagna elettorale con i soldi del Comune, ma ci sarebbero tanti modi per farlo e non come scritto su sito per raccontare. Ecco: “Un’amministrazione pubblica ha anche la responsabilità di raccontare in modo efficace quello che fa. Quando si ridisegna un territorio è importante garantire che questo disegno sia comprensibile a tutti. Ecco perché “Lecce è il suo mare” è anche un progetto di identità visiva. Non un logo chiuso da cestinare a conclusione di un’esperienza breve, ma un progetto di comunicazione aperto, che ha l’obiettivo di ribaltare la percezione diffusa delle marine leccesi come lontana periferia degradata. Così, idealmente, ai monumenti più conosciuti di Lecce sono abbinati i luoghi di interesse delle nostre marine, inseriti a pieno titolo nel patrimonio della città”.
Raccontar? ancora racconti? Sindaco siamo stanchi di chiacchere, e lei addirittura assolda delle agenzie di Comunicazione, per incartarci ed infiocchettare delle chiacchiere?