LAVORATORI DEL TURISMO, TANTE SFUMATURE DI GRIGIO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il segretario della Filcams Cgil Lecce Mirko Moscaggiuri ci manda il seguente comunicato______
Ci stupisce che un caso faccia ancora scalpore, dopo anni di denunce. Servono più controlli e il coraggio di dire no allo sfruttamento.
In queste ore sta destando indignazione e scalpore la giusta denuncia di un lavoratore per le condizioni di sfruttamento e illegalità a cui è stato sottoposto lavorando in un lido balneare della provincia di Lecce.
Noi ci dichiariamo stupiti di tanto scalpore. E senza ironia. Perché dopo anni di denunce, fatte al territorio e alle istituzioni, dopo anni di raccolta di decine di istanze e vertenze di fine stagione da parte dei lavoratori del nostro territorio, ci sembra sia arrivato il tempo di compiere un passo avanti.
Noi crediamo fermamente nel fatto che il turismo possa dare delle prospettive di crescita economica al nostro territorio, ma a patto che ogni progetto, istituzionale e imprenditoriale, sia condizionato verso il rispetto delle leggi e verso l’applicazione dei contratti collettivi del lavoro. Perché se si garantiscono condizioni di lavoro di qualità, si fa l’interesse anche del territorio, di chi vi risiede e di chi vi arriva come turista.
Come sindacato noi facciamo ogni giorno il nostro lavoro, aiutando i lavoratori a tutelarsi e a far riconoscere i propri diritti.
Alle denunce però devono seguire azioni mirate e coordinate da parte delle istituzioni e degli organi di controllo.
Se si continua a chiudere un occhio su piccole e piccolissime realtà che, per il profitto di 30-40 giorni all’anno, derogano a ogni regola, prima o poi l’incantesimo si spezzerà. E le conseguenze, in questo territorio, saranno pagate da tutti, anche da chi ha investito e creduto in progetti validi e con basi solide.
Perché – ed è bene sottolinearlo – ci sono nel territorio anche esempi di imprese che rispettano le regole e i lavoratori.
Ribadiamo pertanto l’invito alla Prefettura di fare da coordinamento sul rispetto delle norme e sulla necessità di aumentare la presenza di controlli da parte dell’ispettorato del lavoro sul territorio.
Al contempo chiederemo ai Comuni a vocazione turistica, così come stiamo già facendo da tempo, di individuare delle soluzioni per eliminare la possibilità di strumentalizzazione e di dumping contrattuali tra strutture ricettive e turistiche e per chiedere di fare una prima verifica sui numeri reali del turismo incrociando i dati sulle presenze registrate e il numero di tasse di soggiorno comunicate.
Chiediamo inoltre ai lavoratori, molti dei quali giovani e capaci, di non avere timore di far valere i propri diritti e di pretendere legalità, il sindacato sarà dalla loro parte.
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