I RIFIUTI DELLA FRAZIONE ORGANICA NON RACCOLTI A LECCE CITTA’, L’ IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CHIUSO…E GIOVANNI D’ AGATA PRESENTA UN ESPOSTO IN PROCURA
(e.l.)______L’ afa sembra passata, la puzza nelle case e nei condomini di Lecce città no, dopo che non si è provveduto al ritiro della frazione organica delle utenze domestiche in ragione della chiusura dell’impianto di compostaggio, già dichiarato saturo e al centro di problemi, per il ponte di “Ferragosto”.
Lo aveva annunciato un comunicato dell’ amministrazione comunale e della Monteco, che avevano avvisato la cittadinanza “che l’impianto di compostaggio presso il quale viene smaltito il rifiuto organico raccolto a Lecce resterà chiuso lunedì 14 e martedì 15 agosto per la pausa estiva. Pertanto a partire da domani sabato 12 agosto ci vediamo costretti a a non ritirare la frazione organica dalle utenze domestiche. Pertanto invitiamo i cittadini a non conferirlo a marciapiede. La raccolta riprenderà regolarmente mercoledì 16”. Si tratta di un disagio legato a fattori non dipendenti dalla nostra responsabilità che, tra l’altro, si ripete da più anni negli stessi giorni. Per questo chiediamo ai cittadini di avere pazienza e di non smaltire in modo improprio il rifiuto organico. Il disagio durerà pochi giorni, e certamente provvederemo a porre rimedio anche questa interruzione ricorrente”
Si tratta di “un fatto gravissimo che pone serie problematiche igienico – sanitarie proprio nella parte calda della stagione”, secondo il presidente dell’ associazione Sportello dei diritti Giovanni D’ Agata, il quale ha preparato un esposto presso la Procura della Repubblica di Lecce che verrà depositato nella mattinata di lunedì 14, per le opportune verifiche da parte dell’autorità giudiziaria.
Si chiede, in particolare, se vi siano reati tra cui quello d’“Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” di cui all’articolo 340 del codice penale.
Per Giovanni D’ Agata, “è evidente, nella fattispecie, che non possa essere imputata alcuna responsabilità al nuovo assessore, alla giunta o al sindaco appena insediatisi, perché una vicenda del genere è senz’altro frutto di erronea programmazione perché dovevano essere individuati per tempo impianti alternativi per evitare che accadesse ciò che sta succedendo nel capoluogo salentino essendo, peraltro, noto che l’impianto normalmente utilizzato anche l’anno passato era rimasto chiuso per il 15 agosto, mentre quest’anno il calendario con il relativo ponte del 14 avrebbe ben dovuto far prevedere la possibilità di questa che assume il carattere di vera e propria emergenza con i cittadini costretti a tenersi in casa la parte più deperibile dell’immondizia”.
Proprio per queste ragioni, “è necessario approfondire la questione anche per evitare che in futuro accadano fatti del genere e far comprendere perché non siano state individuate soluzioni alternative nel periodo clou dell’afflusso turistico in città”.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 13 luglio
La Giunta comunale ha dato mandato con apposita delibera al dirigente del Settore Ambiente di procedere alla firma dei contratti con le ditte Fer.Metal Sud di Francavilla Fontana, Castiglia srl di Massafra e Sesa Spa di Este (Pd) per assicurare alla città il corretto smaltimento della frazione organica del rifiuto raccolto da Monteco.
Dopo aver contattato in tutta Italia 54 operatori del settore invitandoli a partecipare a una procedura negoziata per individuare le aziende a cui affidare il servizio di trattamento dell’organico, è risultata la soluzione migliore per la città – che produce circa 340 tonnellate di rifiuto organico alla settimana – affidare lo smaltimento agli impianti di Fe. Metal Sud e Sesa spa, con il necessario supporto in relazione ai servizi di stoccaggio, trasferenza e trasporto da parte di Castiglia.
L’insieme dei servizi avrà un costo di 1.257.696,00 euro fino al prossimo 31 dicembre.
“Con questo provvedimento siamo in grado di mettere la città al riparo da disservizi come quelli che abbiamo subito nei mesi scorsi a causa della indisponibilità degli impianti di compostaggio privati pugliesi”, dichiara l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone.