CARCERE DI SAN NICOLA DI LECCE: GLI AGENTI DI CUSTODIA MINACCIATI DALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
(gm) … … … … … … … Mentre il Governo fa proclami politici il sistema penitenziario è al tracollo.
Indetto uno stato di agitazione degli agenti di Polizia Penitenziaria. A settembre prevista una manifestazione pubblica di protesta.
Non si arresta la protesta degli agenti di Polizia Penitenziaria, costretti ad assistere sempre più impotenti alla declinazione di un sistema penitenziario seriamente in crisi ed il cui scorrimento e fluidità dei servizi, ad oggi, vengono garantiti soltanto dallo spirito di sacrificio, abnegazione e senso di appartenenza allo Stato degli appartenenti al Corpo.
Carenza dell’organico, apertura di nuovi reparti detentivi negli istituti di Taranto e Trani, avviamento di un reparto psichiatrico a Lecce e conversione della struttura sita a Monteroni di Lecce (un tempo luogo di detenzione per i minori) sono i punti principali all’ordine del giorno che l’OSAPP pone all’attenzione delle autorità preposte.
“A quanto già enucleato – dichiara Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria – si aggiungono la carenza di automezzi per la traduzione dei detenuti (atteso che quelli in uso sono anche privi di sistema di climatizzazione), i turni di lavoro estenuanti, l’assenza totale di sistemi di automazione posti a garanzia della sicurezza intramuraria ed il costante aumento della popolazione detenuta”.
Fatti, peraltro, reiteratamente denunciati e puntualmente ignorati da chi dovrebbe invece avere a cuore l’efficienza e l’efficacia dei luoghi di detenzione.
“Il perseverare delle aggressioni a danno degli agenti di Polizia Penitenziaria – aggiunge Montesano -, l’attività dei gruppi collegati alla criminalità organizzata tendente, sempre più, attraverso intimidazioni e violenze, ad ottenere il predominio nell’ambiente penitenziario (ossia nei confronti del personale e dei detenuti), il silenzio colpevole delle autorità di Governo in ogni ordine e grado, non possono continuare a passare sotto traccia”.
La decisione irrevocabile, a detta del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP), di avviare, proprio a Lecce, dal prossimo 19 settembre, un nuovo reparto destinato a detenuti con problemi psichiatrici, decisione peraltro che ignora o fa finta di non conoscere l’attuale condizione della Penitenziaria, determina un grave rischio per l’utenza e per gli operatori, oltre che per il cittadino, naturalmente.
A tutto questo l’OSAPP si oppone strenuamente, dice NO a strategie e proclami politici e da settembre porrà in essere ogni forma di protesta che si opponga a qualsivoglia tipo di decisione affrettata e che non tiene conto delle legittime istanze degli addetti ai lavori.
“Appare urgentissima una risposta concreta e risolutiva – conclude Pasquale Montesano -, perché si provveda quanto prima all’invio di nuove risorse di Polizia Penitenziaria”.
Non è ultroneo ribadire, infine, che l’intera Regione Puglia, ad oggi, può ospitare a pieno regime strutturale 2284 detenuti mentre allo stato attuale ne ospita circa 3400 e registra una carenza negli organici di circa 300 unita.
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