‘UNA BEFFA PER CHI SI CURA CON LA CANNABIS’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale del M5S Mario Conca ci manda il seguente comunicato______
Il capogruppo del M5S Mario Conca ha inviato una lettera al Presidente/Assessore alla Sanità Emiliano e al Direttore del dipartimento Politiche della Salute Ruscitti per denunciare “l’ennesima beffa che ha colpito i tanti ammalati pugliesi che si curano con la cannabis terapeutica”.
A seguito di una circolare del Ministero della Salute, che ha aggiornato il prezzo di cessione dei preparati galenici a base di cannabis portandolo da 19 a 9 euro al grammo, molte farmacie convenzionate interessate alla preparazione di questi prodotti si stanno ritirando. Comprare la cannabis da distributori italiani costa infatti 11 euro al grammo, quindi i costi della della preparazione dei prodotti galenici con le nuove disposizioni diventerebbero superiori al prezzo della vendita. Il tutto a spese di pazienti affetti da Sclerosi Multipla, Sindrome di Tourette, Epilessia, Oncologici, e tanti altri, le cui condizioni di salute sono notevolmente peggiorate a causa della mancanza di continuità terapeutica.
Per questo Conca torna a chiedere di allestire con l’urgenza del caso laboratori galenici all’interno delle farmacie territoriali. “La Regione – spiega nella missiva – risparmierebbe comunque centinaia di migliaia di euro e i pazienti aspetterebbero meno per reperire i preparati galenici avendo le farmacie territoriali la priorità sugli ordini. Gli assistiti – prosegue Conca – non possono più aspettare. Se le cose non dovessero cambiare in fretta si vedranno costretti a denunciare la pubblica amministrazione per l’aggravamento del loro quadro clinico”.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata questa mattina.
Gentilissimi Presidente Emiliano e Direttore Ruscitti,
vi scrivo questa nota per segnalarvi l’ennesima beffa che ha colpito i tanti ammalati pugliesi che si curano con la cannabis terapeutica. Il Ministero della Salute, senza minimamente preoccuparsi dei danni che avrebbe procurato, il 3 giugno u.s. ha aggiornato il prezzo di cessione dei preparati galenici a base di cannabis portandolo da 19 a 9 euro al grammo.
A seguito di tale modifica, le farmacie convenzionate, che nel frattempo erano state individuate e incaricate dalle Aziende Sanitarie Locali tramite bando, saranno costrette a comprare il prodotto dai canali di distribuzione italiani ad un prezzo di 11 euro, quindi, nel caso, preparerebbero in perdita. È evidente che chi ha partecipato alla manifestazione d’interesse ignorava tale recente decurtazione ed ora le farmacie si stanno ritirando una ad una complicando la quotidianità di molti. Come già più volte rappresentatovi in consiglio regionale, l’unica maniera per risolvere definitivamente il disagio di tutti i pugliesi affetti da Sclerosi Multipla, Sindrome di Tourette, Epilessia, Oncologici, solo per citarne alcuni, che si sono trovati in questo paradosso normativo, sarebbe quella di allestire con l’urgenza del caso laboratori galenici all’interno delle farmacie territoriali.
Ciò consentirebbe con un piccolissimo investimento, la normativa prevede l’utilizzo della sola kappa il cui costo è veramente esiguo, di bypassare l’impasse creatosi. Se consideriamo che con le importazioni dirette si pagherebbe la cannabis a 6 euro al grammo, mentre le farmacie private la vendevano alle Asl ad un minimo di 18 euro fino al mese scorso, la Regione risparmierebbe comunque centinaia di migliaia di euro e i pazienti aspetterebbero meno per reperire i preparati galenici avendo le farmacie territoriali la priorità sugli ordini. Sorvolerei sulla mancata sinergia e programmazione tra i vari Enti, ma vi chiedo di concentrarvi per risolvere la situazione al più presto, gli assistiti non possono più aspettare, sono stanchi, le patologie avanzano e i dolori aumentano giorno dopo giorno.
Alcuni di loro mi hanno raccontato che con la cannabis erano riusciti a togliere o ridurre farmaci come oppioidi chemioterapici e antinfiammatori e ora che stavano meglio sono stati costretti a interrompere nuovamente la continuità terapeutica che li ha inchiodati al letto con i dolori costringendoli a non lavorare. Se le cose non dovessero cambiare in fretta si vedranno costretti a denunciare la pubblica amministrazione per l’aggravamento del loro quadro clinico.
Confidando nella vostra consequenzialità, vogliate indicare linee guida e tempi ai direttori generali delle Asl affinché l’organizzazione non lasci il passo all’improvvisazione.
Cordiali saluti
Mario Conca
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