SANZIONI AI MANIFESTANTI NO TAP DI MELENDUGNO, CRESCE LA POLEMICA. NEL “silenzio assordante delle Istituzioni”, CI SI CHIEDE “chi è davvero fuorilegge?”, E SI RINNOVANO “le ragioni di una legittima protesta”
di Emanuele Lezzi______
Pubblichiamo per l’ indubbio valore di documentazione diretta che ha, la foto di una delle sanzioni che stanno arrivando ai manifestanti contro la Tap a Melendugno del 4 luglio scorso.
Della questione, avevamo scritto due giorni fa, con notizie e commenti.
Oggi, ce ne occupiamo ancora, aggiornando la situazione.
In primo luogo, appunto, con il documento. Lo abbiamo preso dal profilo ‘Facebook’ di Simone Dima, giovane avvocato praticante, che ci ha autorizzati a farlo, e che così racconta la vicenda:
“Mi è stata notificata un verbale di accertamento di una sanzione amministrativa da parte della Questura di Lecce perché a dir loro assieme a tanti miei concittadini e salentini mi sono reso responsabile di una violazione amministrativa ostacolando il transito dei mezzi di una società privata con sede legale in Svizzera che vuole realizzare un gasdotto contro il volere delle popolazioni locali!
Da mesi assisto a degli eventi che rasentano l’assurdo: forze dell’ordine che scortano questi mezzi, o addirittura fanno da guardiani di fronte a degli uffici! Tutto quello che sta accadendo è inaccettabile e lo è ancor di più perché si verifica con un silenzio assordante da parte delle istituzioni che in questo momento dovrebbero stare al fianco del popolo che nonostante tutto sarà sempre sovrano!“.
Sulla vicenda, poche ore fa, due nuove reazioni.
Il sindaco di Melendugno Marco Potì, scrive in una nota che: “si vogliono intimidire tanti uomini e donne, dal MANIFESTARE, liberamente, consapevolmente, pacificamente e democraticamente, il proprio dissenso verso un’ opera NON CONDIVISA, il gasdotto Tap nel Salento.
Proprio di questi giorni la notizia che la Corte Costituzionale ha dato ragione ad Abruzzo, Puglia ed altre regioni, rispetto alle autorizzazioni rilasciate dal ministero per le Trivellazioni in mare. Ci vuole il consenso dei territori per realizzare queste opere dal pesante impatto ambientale e sociale, impersonato dall’intesa “forte” con la/ regione/i interessata/e, afferma la suprema corte.
Sul TAP, mai la Regione Puglia ha espresso questa intesa ed approvazione. Mai!
Chi è allora ad essere fuori dalla Costituzione? I sindaci e gli amministratori locali, la Provincia, la Regione, il Ministero dei beni paesaggistici e culturali, insieme a tantissimi cittadini, che manifestano liberamente e PACIFICAMENTE, un’ opinione, un parere ed una volontà, deliberata spesso dai propri consigli comunali, o lo Stato centrale e le sue istituzioni periferiche?”.
Infine, sempre in queste ore, una nuova nota del presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’ Agata, che spera che: “Lo Stato tenda la mano ai tanti pacifisti” e così prosegue: “Se è giusto comprendere le ragioni delle Forze dell’Ordine di dover dare esecuzione alle rigide direttive dell’esecutivo, è tuttavia necessaria anche un’ opera di discernimento per capire che tantissimi si trovassero sulle strade di Melendugno solo per rappresentare con la loro semplice presenza, le ragioni di una legittima protesta e che si trovano purtroppo sanzionati per migliaia di euro in applicazione di una normativa di rara applicazione, quale l’impedimento alla circolazione stradale ai sensi dell’articolo 1bis del Decreto legislativo 66 del 1948, inserito nel successivo articolo 17 del d.l. 507 del 1999. Impedimento che, è bene sempre ribadire, fu solo temporaneo e limitato in termini di tempo, tanto poi da essere risultato, nei fatti, vano.
E’ quanto mai necessario rinnovare l’appello al Questore di valutare l’ accoglimento di apposite istanze in autotutela, consentite dalla legge in questi casi e specialmente per i tanti pacifisti che senza alcuna volontà di arrecare pregiudizi o violenza a persone o luoghi, si trovavano semplicemente sulle strade di Melendugno la notte del 4 luglio per rappresentare con la propria presenza la propria legittima opinione contraria. Ciò prima della presentazione di qualsiasi ulteriore iniziativa difensiva da parte dei sanzionati”.______
LA RICERCA nel nostro articolo di due giorni fa