IL REGISTA HABIBBOLLAH KASESAZ ALLA RADIO IRANIANA: “Il ricordo di Edoardo Agnelli non morirà mai”
di Amani Razie * (giornalista della Radio di Stato Iraniana e di ParsToDay edizione italiana – per leccecronaca.it)______
TEHRAN (PARSTODAY ITALIAN)- Ieri, lunedì 3 luglio, Habibollah Kasesaz, noto regista e produttore iraniano, ha parlato ai microfoni di Radio Italia dell’IRIB.
Kasesaz, che è ricoverato nell’ospedale Baqita’Allah di Tehran, a causa di una grave malattia, ci ha parlato di Edoardo Agnelli e della sua causa. Ricordiamo inoltre che il famoso documentario dell’Irib sulla vita e sulla morte di Edoardo Agnelli è stato diretto proprio da Kasesaz.
Rispondendo alle prima domanda, in cui gli abbiamo chiesto di parlarci di Edoardo Agnelli e del perché egli abbia voluto occuparsi della sua causa, Kasesaz ha risposto così:
“Tutto cominciò quando abbiamo saputo che un italiano musulmano che proveniva da una potentissima e ricchissima famiglia di nome Agnelli era stato trovato morto sotto un ponte. I media italiani e occidentali parlavano del suicidio mentre siamo riusciti a raggiungere delle persone molto vicine a Edoardo che, con tanto di prove e documenti, dimostravano che Edoardo non poteva essersi tolto la vita ma era stato sicuramente ucciso.
In seguito a diverse ricerche e studiando il caso abbiamo scoperto che Edoardo aveva deciso di scegliere l’Islam, dopo aver studiato in modo approfondito le parole di Dio nel Sacro Corano, ed era giungendo alla conclusione che le Parole divine non potevano che essere queste. Ce l’ hanno raccontato diverse persone che avevano un rapporto di amicizia molto stretta con lui”.
– La questione più eclatante e triste della grande menzogna sul suicidio di Edoardo è che la sua stessa famiglia non ha mai voluto nemmeno indagare, né cercare la verità sulla sua morte, per lo meno sospetta…
– “Io credo che Edoardo non si sia suicidato, ma sia stato ucciso per mano di coloro che non potevano tollerare che un impero potentissimo è ricchissimo come quello degli Agnelli potesse andare in eredità a un musulmano, che ha sempre difeso i suoi ideali e valori umani e soprattutto la sua fede religiosa, fino a sacrificare tutto, persino la vita.
Sono comunque convinto che, conoscendo lo spirito del Sacro Corano, egli sia riuscito a capire e vivere il vero Islam, e alla fine il Corano lo ha premiato con il dono più grande, il martirio”.
A questo punto delle sue parole, Kasesaz ci ha commosso, rivelandoci un suo desiderio dal profondo del cuore: “Io spero di avere l’onore di raggiungere presto Ediardo e beneficiare della sua compagna e di essere accolto dal Corano come lo è stato lui”.
Alla nostra ultima domanda, se volesse lanciare un messaggio a coloro che in diverse parti del mondo come in Italia e in Iran, stanno cercando di portare il messaggio e tener vivo la nobile causa di Edoardo a tutti, e di far conoscere la verità sulla morte di questo valoroso martire italiano, ha detto: “Io dico a chi vuole rendere un sevizio reale alla causa di Edoardo Agnelli, se è musulmano, di seguire lo spirito del vero Islam, e se non è musulmano, di essere un uomo libero”.
La Redazione dell’Irib augura a Habibollah Kasesaz una completa e immediata guarigione.
Eduardo a multibillionaire who was always in search of truth, eventually found it and gave away his life upon it.