FENOMENI MULTIMEDIALI / TRE ORE DI BONOLISITA’ ROVINANO LA VISIONE DELLO STORICO CONCERTO DI VASCO ROSSI SULLA RAI. PARTE LA RIVOLTA SUL WEB CONTRO PAOLO BONOLIS: “Non so più come insultarti”
di Giuseppe Puppo______Ieri sera abbiamo assistito ad un fenomeno che avrebbe fatto la felicità di Marshal Mac Luhan, e che, appena potrà studiarlo, farà quella del suo allievo e maestro contemporaneo Derrick de Kerckhove.
Se il concerto di Vasco Rossi a Modena Park, one man show, davanti a oltre duecentoventimila persone, entrerà nella storia della musica, in positivo, la programmazione Rai dell’ evento entrerà nella storia della televisione, in negativo.
Mai si era vista una roba simile.
Invece di mandare in onda le riprese, e basta, perché non bisognava fare niente altro, piazzare le telecamere, un regista a mixare le immagini e via per tre ore, pause pubblicitarie a parte, qualche genio del servizio pubblico ha pensato bene invece di metterci dentro, in una specie di studio ricavato a margine del megapalco, Paolo Bonolis, che commentava e parlava e parlava, e a lungo, invece di Vasco, si vedeva lui, invece delle canzoni si sentivano le sue sedicenti interpretazioni del nulla.
Come se nella programmazione di un film erotico ci fosse stata una scena, poi una trattazione di Piero Angela sugli organi della riproduzione, poi una scena in avanti, senza quella ‘oscurata’ e via di questo passo; come se in una partita di calcio la diretta dallo stadio fosse stata periodicamente frammezzata da un commento sul regolamento del gioco fatto da Claudio Lotito; come se la ripresa live dell’ Aida dall’ Arena di Verona fosse stata intervallata dalla biografia di Giuseppe Verdi raccontata da Renzo Arbore.
Allucinante.
In assenza di spiegazioni ufficiali, le uniche interpretazioni che ho trovato al momento e che non ho potuto verificare dicono che la Rai non aveva i diritti integrali, riservati ad una catena cinematografica, e che il conduttore sia stato imposto addirittura dallo stesso Vasco.
Ma arridatece Vincenzo Mollica!
Assurdo. La Rai ha perso un’ altra occasione buona per fare servizio pubblico, cioè permettere a milioni di appassionati di seguire l’ evento, di partecipare, e avrebbe dovuto comunque imporre la propria importanza da ciò motivata. Invece…Inoltre, la televisione stessa in generale ha perso ulteriore credibilità, si è scavata la fossa con le proprie mani, sulla via di un declino che pare inarrestabile, a tutto vantaggio dei nuovi mezzi di comunicazione, che sono stati invece la partecipazione, fra l’ altro non passiva, la condivisione, l’ espressione. La prova definitiva di una tendenza oramai affermata.
Fra l’ altro, pagando e pagando presumibilmente cifre importanti di denaro pubblico un conduttore televisivo della concorrenza, anche se oramai alle conseguenze estreme del berlusconismo la confusione, la commistione, i conflitti di interesse regnano sovrani.
Pagato profumatamente, per rompere i…momenti a tutti, e basta, per bypassare la magia delle canzoni, per deturpare irrimediabilmente la visione di un evento per tanti versi magico quanto storico.
Con quella camicia allucinante e assurda come la sua presenza, e meno male che ‘stavolta almeno non c’ era con lui Luca Laurenti, ma tanto, il peggio era stato già raggiunto.
Se la Rai avesse ancora dirigenti degni di tale qualifica e relativo astronomico stipendio, e non miracolati della partitocrazia, qualcuno dopo un attimo, ai primi segni della rivolta sul web, avrebbe ordinato di far tacere per sempre il conduttore-guastatore e di mandare le riprese del concerto, e basta.
Invece no, niente, così fino alla fine.
Eppure, quasi subito era bastato che qualcuno dicesse implicitamente, “al mio via scatenate l’ inferno”:
Arsenale K @ArsenaleKappaQuesta storia che Vasco interrompe in continuazione i monologhi di Bonolis, deve finire! [@giulysua] #VascoRossi #ModenaPark
e via Twitter, via Facebook, via Whatsapp inferno subito è stato.
L’ immagine di personaggio televisivo di Paolo Bonolis rovinata per sempre, oramai tutti lo ricorderanno per Bim Bum Bam dell’ inizio, e per il commento al concerto di Vasco alla fine di una carriera pur significativa.
Luca Dini @sonolucadini Se ha fatto ‘Una canzone per te’ e me l’ha coperta Bonolis commentando la stazione ‘Vasco cade per la seconda volta’, mi uccido #ModenaPark
Cristiana Della Mora @Mamyatwork #ModenaPark che poi la pubblicità potevo anche accettarla, ma @paolo_Bonolis proprio no!
Soppressatira @Soppressatira Bonolis sta al concerto di Vasco come Renzi alla Sinistra. {Pontifex} #ModenaPark
Che poi sono solamente i commenti più benevoli. A base di insulti e parolacce, fra chi poi si esprimeva in compunti esercizi di stile sulla sua camicia da stilista pazzo, o chi lo esortava a cambiare pusher, rivolgendosi a quello di Vasco…Eh… già, perché il popolo del web è terribile, quando si ci mette.
Category: Costume e società
Tutto giusto, ma mi chiedo, se il concerto lo avessero trasmesso per intero, tutti quelli che sono andati al cinema a pagare il biglietto, che dovevano dire ? Comunque sulle cose che avete detto sulla Rai sono d’accordo.