UN BILANCIO DELLA RASSEGNA JAZZ DI LEUCA
di Eliana Augusti______
C’eravamo lasciati così, con l’entusiasmo di un pin d’eccezione: Leuca, madrina UNESCO della “Giornata Internazionale del Jazz”. E se non fosse bastato, l’Associazione “Lampus. Sociale Reale” ha sfidato se stessa, proponendo per la prima volta nel Capo un’intera rassegna dedicata al Jazz.
Parlami di Jazz è stato l’appuntamento a sorpresa con un genere tutto da scoprire, spesso lontano dalle orecchie e dalle abitudini d’ascolto dei più. Con l’idea, forte, di promuovere e sensibilizzare, Lampus ha portato nei luoghi suggestivi della Leuca più insolita artisti di diversa ispirazione ma di grande comunicazione, che hanno saputo coinvolgere e interessare un pubblico variegato, curioso e attento, in tutte e quattro le serate di questa lunga primavera salentina.
Ad aprire, lo scorso 23 aprile, Lucia Ianniello (trombettista e compositrice) che, assieme a Paolo Tombolesi (piano), Riccardo Di Fiandra (basso elettrico) e la partecipazione a sorpresa di Fulvio Palese (sassofono), ha presentato il progetto Le donne che scrivono il Jazz, un racconto elegante e raffinato, fatto di immagini, partiture, storie e suoni d’una femminilità incantevole, il tutto nell’accogliente cornice della Torre di Salignano.
E ancora, il 29 e il 30 aprile, con la scoperta delle Scuderie di Villa La Meridiana, e le incursioni audio-visive dell’armonicista e pittore Antonio D’Aversa e del chitarrista Ambrogio De Nicola: Occhi sul Jazz e il coinvolgente contributo fotografico di Romano Nunziato. L’inconveniente del vento, compagno fedele del Salento, e un rinvio del gran finale all’11 giugno con il Fulvio Palese Trio (Fulvio Palese al sax, Pietro Vincenti al piano, e Giulio Rocca alla batteria), ancora a Salignano.
Parlami di Jazz chiude con i toni vivaci e accattivanti di una Musica a fumetti, un progetto-concerto che ricalca il concept del The Comics Tune, l’ultimo lavoro discografico di Fulvio Palese, e combina intriganti divagazioni jazz ai tratti netti delle matite a colori di Federico Mele. Brani originali e temi noti tratti dai cartoons più celebri. Una tavolozza di cromìe che s’accendono tra coni di luce, proiezioni di fumetti e la voce recitante di Franco Manni. E una chiusura “improvvisata”, con una lezione aperta sulle dinamiche del linguaggio jazz. Grande partecipazione, grande amicizia, e un trascinatore d’eccezione, Paolo Insalata (nella foto), al quale vanno i meriti d’aver saputo immaginare e realizzare questa prima edizione di Parlami di Jazz, con grande semplicità, capacità ed entusiasmo.