UN AZZOPPATO, MA PIMPANTISSIMO CARLO SALVEMINI E’ IL NUOVO SINDACO DELLA CITTA’ DI LECCE
(g.p.)______Sorpresa al ballottaggio, come spesso avviene, ma come non si pensava potesse accadere a Lecce. Contrariamente alle previsioni pressoché unanimi, la spunta Carlo Salvemini, che prende il 54,76%, 22050 voti, e batte Mauro Giliberti, fermatosi al 45, 24 %, 18220 voti, quindi con uno scarto netto di quasi 10 punti e quasi quattromila voti.
Sono andati a votare 40816, il 52,75% degli aventi diritto rispetto al 70,16&, 73360 cittadini del primo turno.
Un calo netto, quanto significativo, che va ben al di là della riduzione fisiologica che si registra al ballottaggio.
Carlo Salvemini del centro-sinistra è dunque il nuovo sindaco di Lecce. Insieme a lui, entrano Partito democratico 4 consiglieri, Lista Civica Lecce Città Pubblica 4, Unione di Centro 1, Lista Civica Un’ altra Lecce 1, Lista Civica Sveglia Lecce 1, Lista Civica La Puglia in Più 1, Lista Civica Una Buona Storia 1, più l’ ex candidato a sindaco Alessandro Delli Noci. Totale 15.
Con lo sconfitto Mauro Giliberti entrano in consiglio 6 di Direzione Italia, 4 della Lista Civica Grande Lecce, 3 di Forza Italia, 2 di Fratelli d’ Italia, 1 della Lista Civica Lecce Città del Mondo. Totale 16.
Completa il nuovo consiglio Fabio Valente del Movimento 5 Stelle, che prende 1 seggio ed è, come noto, indisponibile ad alleanze.
Come si vede, l’ anatra zoppa, il sindaco senza maggioranza, è lo scenario con cui Carlo Salvemini dovrà confrontarsi nei prossimi giorni. Si muoverà su due fronti, il primo burocratico, promuovendo azioni legali per far riconsiderare il meccanismo del sindaco eletto al secondo turno dopo che al primo il fronte avverso delle liste aveva registrato la maggioranza; il secondo, politico, cercando passaggi organici nel suo schieramento, o quanto meno appoggi di volta in volta al momento dei voti in consiglio.
Intanto, parla dell’ inizio di “nuova storia” per la città. Gli fa eco il vicesindaco designato Alessandro Delli Noci, che racconta “di un risultato straordinario per la città, che ha voluto il cambiamento e ha scelto di diventare una città più giusta, più vivibile e solidale, una città in cui le opportunità sono per tutti e non solo per alcuni“.