GLI EMILIANI DI PUGLIA ESULTANO

| 26 Giugno 2017 | 0 Comments

(g.p.)_______Piccola antologia all’ emiliana, fra i tantissimi comunicati arrivati in queste ore in redazione, il day after. Il più roboante il consigliere regionale Giuseppe Turco, eletto in una lista che manco a dirlo si chiama ‘La Puglia con Emiliano’ e che definisce il suo ‘capo’ “il grande aggregatore”. Commentando i risultati di Lecce Taranto, poi così si esprime: “Non posso non essere felice per l’esito del voto, soprattutto per il neo sindaco Carlo Salvemini…e per…il lavoro di Rinaldo Melucci…da incorniciare sotto tutti i punti di vista, anche grazie all’intervento del governatore Emiliano…Da questa tornata elettorale emerge un dato incontrovertibile. Vince la forza di aggregare, quella forza che ha un nome e cognome: Michele Emiliano”. Il neo vicesindaco della città di Lecce Alessandro Delli Noci dal canto suo dice che “siamo andati oltre superando, per il bene della città, ogni steccato ideologico e ogni inutile pregiudizio e abbiamo vinto, insieme…Questa è la vittoria della democrazia, del protagonismo dei cittadini, della politica che si fa con e per le persone”. Il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, emiliano della prima ora, parla addirittura di modello Gallipoli, disegnando voli pindarici: “Gallipoli antesignana, una città che un anno fa ha creduto nella forza del rinnovamento, nei giovani e nella trasparenza. L’attuale scenario politico ora si configura come un importante allargamento del PD che si delinea a sua volta come un nuovo modello di Ulivo: una realtà che va dalla sinistra di Governo alle forze centriste deluse dalla vecchia destra, un’identità con un forte taglio generazionale, tenace e consapevole del fatto che il cambiamento è l’unica vera arma di una rivoluzione pacifica del sistema. Il “Modello Gallipoli” già un anno fa aveva dato la palese dimostrazione che la collaborazione può condurre ad importanti risultati: ora con Lecce si può investire in sinergie a favore del territorio. Insieme con Lecce, con sindaci come Donato Metallo a Racale e Pippi Mellone a Nardò, si può lavorare in un’ottica condivisa e raggiungere le possibili e ardue vette”. Ed eccolo, gongolante, quanto fantasioso, tutto a modo suo, il commento del sindaco di Nardò Pippi Mellone: “i partiti tradizionali con i loro vecchi schemi, che potevano valere sino a qualche anno fa, sono perdenti quasi con sistematicità dove ci sono volti nuovi, forze civiche, idee improntate al rinnovamento e alla discontinuità. Serve freschezza, serve la rigenerazione di logiche e apparati, servono uomini e visioni che partono da basso e non dalle solite, vecchie e inaccessibili stanze. Lo abbiamo dimostrato noi a Nardò giusto un anno fa, hanno replicato l’esperienza in queste ore sia Lecce che Galatina. A Lecce vince Carlo Salvemini, un volto storico della sinistra, ma con il contributo determinante di Alessandro Delli Noci, artefice di una delle più belle e intense esperienze di civismo degli ultimi anni e da oggi punto di forza della nuova amministrazione. A Galatina vince Marcello Amante, candidato “terzo” rispetto ai due poli tradizionali. A Galatone vince comunque un candidato nel segno della discontinuità”. E lui? Lui era ancora notte e già sintetizzava su ‘Fb’ a proprio uso e consumo: “In Puglia, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, il Centrosinistra vince dappertutto e clamorosamente a Lecce dove non avevamo mai vinto.  La vittoria di Taranto è un vero trionfo. Il modello Puglia deve rappresentare il futuro del centrosinistra italiano. Auguri ai sindaci 5 stelle di Santeramo, Canosa e Mottola“.

Category: Cronaca, Politica

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