IL SISTEMA LECCE / BIONDANTI, BIONDATI, E PADRINI
di Giuseppe Puppo______I post su ‘Facebook’ degli ultimi giorni sono documenti preziosi per capire come vadano le cose nella politica leccese. Documenti storici, direi.
Niente di clamoroso e niente di quanto non si potesse agevolmente supporre già, però detto, anzi scritto, dai protagonisti certo fa tutto un altro effetto.
E’ un vero e proprio ‘sistema Lecce’, un sistema consolidato di potere.
C’è una casta di privilegiati, un blocco di potere consolidato, poche famiglie, salotti buoni e logge massoniche che amministrano a proprio uso e consumo, con spartizioni e ripartizioni, elargendo poi favori, tali considerando inoltre anche i semplici diritti dei cittadini.
Si esalta, poi, ‘il sistema Lecce’, nella ‘cooptazione’, che serve loro per ampliare il consenso da un lato, e a qualche privilegiato per accedere alla nomenklatura, dall’ altro.
Con una parola che in pochi giorni grazie ai social ha fatto fortuna, tutto ciò si chiama ‘biondare’, cioè rendere privilegiati.
A proposito, ne approfitto per completare l’ etimologia, dopo ulteriori ricerche. Probabilmente è un’ eco residua di un antico modo di dire popolare salentino oramai scomparso, ‘Diu t’ha biondatu’, cioè ‘sei stato fortunato, sei stato prescelto e reso felice’.
C’è una finta opposizione, che in realtà manovra solamente per assicurarsi quote maggiori di interessi, mediandoli con la controparte, nei confronti della quale i motivi di attrito vanno ricondotti esclusivamente nella ricerca del profitto di partito, di corrente, di famiglia.
Sullo sfondo, la novità, adesso c’è Michele Emiliano, che invece di fare il presidente della Regione Puglia e l’ assessore alla Sanità, lasciando drammaticamente irrisolti quelli che non sono più nemmeno ‘problemi’, ma oramai vere e proprie emergenze, fa a tempo pieno, 24/H, come scrivono quelli che scrivono bene in italiano, il dirigente di partito, consolidando la propria quota della ‘ditta’, in vista di un’ ascesa alla segretaria nazionale.
Intanto, compie poi un’ altra squallida, anche se per loro utilissima, operazione collaterale: quella di convogliare, con la sua confusione organizzata su tutto e il contrario di tutto, il dissenso dei cittadini sul Pd, e di riportarlo poi subito dopo sempre al Pd, come dimostrano chiaramente le tante liste e listarelle collaterali che in queste elezioni amministrative hanno sostenuto e sostengono la lista ufficiale del Pd.
Ultima novità, il ritorno qui al Sud dopo un secolo e mezzo del trasformismo politico, e dopo mezzo secolo del familismo amorale, piaghe che credevamo scomparse, due delle pagine peggiori, più vergognose della nostra storia politica nazionale, e che invece sono rispuntate, grazie a Michele Emiliano che tesse le fila, ‘il padrino’, come l’ ha definito Paolo Perrone, con quella che non è nemmeno una metafora, ma una designazione di sostanza, e grazie – a stare qui nel Salento e ai due casi più rilevanti- a Pippi Mellone di Nardò e ad Alessandro Delli Noci di Lecce.
LA RICERCA nei nostri articoli di oggi, due giorni fa e del 16 giugno
https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/06/23/120724/