INAUGURATA IERI A GALLIPOLI LA MOSTRA ‘I PORTI DEL RE’, CON I QUADRI DELLO HACHERT PROVENIENTI DALLA REGGIA DI CASERTA. FINO AL 5 NOVEMBRE. ECCO DI COSA SI TRATTA
di Mariagrazia De Giorgi______
E’ approdata al Castello di Gallipoli, ieri, martedì 20 giugno 2017, la mostra “I porti del Re” di John Philipp Hachert.
La mostra a cura di Luigi Orione Amato e Raffaella Zizzari, è prodotta dal Castello- Agenzia Orione- in collaborazione con il Comune di Gallipoli e la Reggia di Caserta.
Nove grandi tele provenienti dalla reggia di Caserta sono state dunque esposte nella sala ennagonale dell’antico maniero.
Al critico d’arte ed eclettico conduttore televisivo Philippe Daverio e al direttore generale della Reggia di Caserta Mauro Felicori, sono stati affidati gli interventi e i commenti critici su queste opere che raffigurano i porti pugliesi più rappresentativi del Regno di Napoli.
L’artista tedesco John Philipp. Hachert (Prenziau- Regno di Prussia 1737-1807) ha sempre manifestato nelle sue opere una evidente propensione per i paesaggi limpidi e rassicuranti e con essi ha raggiunto la sua notorietà.
I suoi numerosi viaggi lo portarono fino alla corte di Caterina di Russia mentre in Italia soggiornò a lungo tra Firenze, Roma e Napoli. Proprio nella capitale partenopea, nel 1786, il re Ferdinando IV di Borbone gli commissionò dodici quadri che dovevano raffigurare i porti più importanti del regno delle due Sicilie, nel preciso intento di imitare ciò che il re di Francia Luigi XV aveva già fatto realizzare nella sua corte.
Nel suo itinerario pugliese, pertanto, l’artista tedesco ha ritratto le punte estreme del Regno delle due Sicilie: la Capitanata, la terra di Bari e quella di Otranto.
Hachert non solo si impose come paesaggista, ma si soffermò anche a ritrarre i costumi tipici delle zone considerate, la tipologia di imbarcazioni, le architetture della città con una perizia esecutiva notevole, evidenziando così quel clima di serenità e di malinconia proprie della gente del Sud; ciò che vibra in queste tele è proprio la naturalezza dei luoghi e delle persone,
La sala militare, sulle cui pareti si aprono le maestose bocche di fuoco, farà dunque da cornice a tale esposizione che durerà fino al prossimo 5 novembre 2017.
Le sale del castello ospitano anche la mostra fotografica “Alle porte del mare” a cura dell’associazione Obiettivi che propone gli scatti di Chiara Papa, Marco Morelli, Fabio Ingrosso, Giovanni Raganato, Loredana Cocola De Matteis, Mino D’agostino, Paolo Laku, Pierluigi Luceri, Carmelo Roberto, Samuele Vincenti, Valentina Morello e Tiziana Miccoli.
L’interesse alle coste e ai relativi luoghi trova la sua spiegazione nel fatto che le coste pugliesi siano state da sempre punto d’incontro, di contatto e di scambio con i Balcani, la Grecia e l’Asia Minore, sia per quanto concerne gli eventi storici che per quelli economico commerciali.
Collateralmente alle mostre precedenti, va annoverato il progetto “Porto animato” a cura di Openlabcompany, un laboratorio di progettazione fondato nel 1991 da Laura Colombo e Luca Ruzza che vede impegnati un team di progettisti, ingegneri e artisti che cercheranno, attraverso la motion graphic, di creare paesaggi futuri rendendoli reali. Il Porto di Gallipoli dipinto da Hackert potrà in tal modo rivivere grazie alle animazioni di Gioele Stella e al sound design di Laura Colombo e Bernardo Vercelli.