MERCOLEDI’ 21 GIUGNO IL FESTIVAL ‘CLASSICHE FORME’ DI SPINGANO APRE CON LO SPETTACOLO DEDICATO A TITO SCHIPA DA FRANCESCO E MATTEO SPEDICATO
di Azzurra De Razza______
Mercoledì 21 giugno 2017, ore 20.30, al Teatro Ipogeo “Bacile” di Spongano, va in scena “TITO – Il cantante piccoletto”, per l’Anteprima di CLASSICHE FORME.
Il Festival Internazionale di Musica da Camera diretto da Beatrice Rana celebra la Festa Europea della Musica con lo spettacolo originale dei fratelli Spedicato dedicato a Tito Schipa.
CLASSICHE FORME, il Festival Internazionale di Musica da Camera diretto da Beatrice Rana, in programma dal 7 al 9 luglio prossimi a Spongano regala al pubblico uno speciale concerto in occasione della Festa Europea della Musica.
Per l’Anteprima di Classiche Forme, la pianista 24enne salentina, da poco nominata dal Presidente Sergio Mattarella, Cavaliere della Repubblica Italiana, attualmente impegnata in un tour internazionale in cui presenta le Variazioni Goldberg di Bach, ha scelto il progetto originale di Francesco e Matteo Spedicato, scritto per bambini e ragazzi e dedicato alla figura del grande tenore leccese Tito Schipa.
Il 21 giugno alle ore 20.30 l’Ipogeo “Bacile” di Spongano accoglierà, dunque, il “Children’s Corner” del Festival Internazionale di Musica da Camera diretto da Beatrice Rana. I riflettori si accenderanno su una speciale messa in scena dello spettacolo “Tito – Il cantante piccoletto” realizzata ad hoc per CLASSICHE FORME e adattata al il piccolo e suggestivo teatro sotterraneo che la ospiterà.
“Tito – Il cantante piccoletto” racconta con fantasia e brio la vita e i successi dell’Usignolo leccese, con testi e musica interamente scritti dai maestri Matteo e Francesco Spedicato (nella foto), con arrangiamenti e orchestrazioni del Maestro Eliseo Castrignanò.
A Spongano si rivivrà la magia dello spettacolo andato in scena nei teatri lo scorso aprile, per la regia di Giovanni Guarino, questa volta attraverso un live show “special edition” che vedrà direttamente sul palco Francesco e Matteo Spedicato. Accanto a loro Claudia Presicci, 16enne di Galatina, interprete di grande talento e carisma, e Luigi Giungato, speciale animatore del “Toto Show”, partecipassimo momento dello spettacolo. Narratore sarà come sempre l’attore Fausto Romano.
Anche in questa occasione protagonista sarà l’Orpheo Ensemble, formazione giovanile (venti elementi) interamente composta da talenti del territorio salentino selezionati tramite bando e audizioni. Per l’Anteprima di CLASSICHE FORME si esibirà in uno specialissimo quartetto, con la partecipazione di Alessandro Gazza alla fisarmonica e Arianna Picci al flauto. La direzione è affidata al M° Eliseo Castrignanò.
Non mancheranno le scenografie animate dello spettacolo firmate dai visual artist Piero Schirinzi e Andrea Raho.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
“TITO – Il cantante piccoletto”. Quello scritto da Francesco e Matteo Spedicato, per l’Associazione “Orpheo per l’alba di domani”, è uno spettacolo musicale “interattivo”, un’opera originale che ha debuttato lo scorso aprile per la prima volta, proprio partendo dal Salento, con l’occhio rivolto soprattutto al pubblico delle scuole, con bambini e ragazzi che diventano parte integrante dello spettacolo.
Al grande tenore i fratelli Spedicato hanno dedicato l’ultimo anno della loro vita, da leccesi ma soprattutto da musicisti, autori e neo “scommettitori” culturali, scrivendo un libro/favola che ne narra la storia (il primo libro bilingue su di lui), portando nelle scuole un percorso didattico di approfondimento delle sue opere, organizzando in suo nome un concorso canoro per bambini i cui vincitori parteciperanno all’incisione, con orchestra e coro, del disco “Canta con Tito”.
Lo spettacolo “Tito – Il cantante piccoletto”, tratto, appunto, dall’omonimo libro, rappresenta il momento più intenso del complesso progetto.
“Siamo partiti con l’obiettivo di riaccendere la memoria sull’Usignolo leccese, raccontando ai ragazzi la sua vita e la sua carriera, il suo essere “pop”, cantante lirico e pure divo del cinema, una vera superstar per quei tempi – dicono gli autori, i musicisti leccesi Francesco e Matteo Spedicato – Ci piace aver visto lo possa essere ancora oggi e ce lo confermano le migliaia di bambini e ragazzi che con noi lo cantano, come fosse il proprio beniamino. Questo ci fa pensare con emozione che la nostra parte l’abbiamo fatta. Ma siamo solo all’inizio”.
Protagonista dello spettacolo è un cast di giovanissimi interpreti selezionati ad hoc, tra cui i venti musicisti che ne compongono l’orchestra, l’Orpheo Ensemble. Si tratta di una formazione giovanile interamente composta da talenti del territorio salentino tramite bando e audizioni. La direzione è affidata al M° Eliseo Castrignanò, pianista e direttore d’orchestra originario di Calimera, versatile interprete delle maggiori produzioni musicali pugliesi degli ultimi anni, al fianco dei fratelli Spedicato fin dall’avvio del progetto su Schipa, di cui è parte integrante.
La regia è di Giovanni Guarino, baritono pugliese, oggi titolare della cattedra di Arte Scenica presso Il Conservatorio “N.Rota” di Monopoli, regista lirico dalla grande esperienza e dalle numerose collaborazioni di prestigio in tutto il mondo.
Ha contribuito a dare all’opera un’impronta di forte emozione e dinamismo: “Abbiamo ripercorso la vita di un uomo magnifico che tanto ha dato a Lecce, e non Lecce a lui. Raccontiamo molto dello Schipa salentino con riferimenti ad infanzia e fanciullezza, in generale una vita di grandi emozioni. Lo spettacolo, nato dalla grande creatività degli Spedicato, scandito dai bellissimi brani originali arrangiati da Castrignanò, parla ai ragazzi, che vengono, dopo aver letto il libro e imparato le canzoni, per cantare con noi e omaggiare così un grande personaggio non sempre ben celebrato. Noi ci emozioniamo quando in scena ascoltiamo la voce di Tito ne La Tosca al San Carlo di Napoli, sentiamo la sua emozione. Spero con la mia regia di essere riuscito a far passare tutto questo”.
“Siamo contenti di aver accanto a noi grandi professionisti che hanno deciso di investire nel nostro progetto, un’autoproduzione che ci inorgoglisce per l’entusiasmo dimostratoci dai bambini, dai ragazzi e dalle famiglie a cui, soprattutto, ci rivolgiamo” – dice Francesco Spedicato – “Abbiamo voluto scommettere sulle nostre idee e sulla nostra terra. Noi proponiamo uno spettacolo originale, con scritture originali arrangiate per orchestra, il che non significa assolutamente volersi paragonare a Puccini o Verdi o Nino Rota, che è stato l’ultimo autore di opere di grande popolarità e che hanno avuto moltissimo pubblico, ma riteniamo che ci sia sempre più bisogno di nuova musica e nuove idee che possano aiutarci a riemergere in questo periodo di grande crisi del settore artistico-musicale“.
“E’ inutile fare teatro senza pensare se ci sia o non ci sia pubblico” – dice Matteo Spedicato – “Noi creiamo musica, spettacolo, siamo autori e imprenditori di noi stessi, pensiamo anche allo ‘sbigliettamento’, tutto lavorando di fantasia, la fantasia che fa realizzare i sogni. Potrebbe sembrare una cosa molto astratta ma, invece, proprio con ciò vogliamo provare a dimostrare che secondo noi, anche se con tantissimi sacrifici, si può fare la differenza, senza necessariamente ricorrere ad un finanziamento pubblico. L’importante è che ci sia un’idea e la voglia di lavorare per realizzarla, e anche un mercato che possa mantenere in piedi la macchina. E poi se arrivano i finanziamenti ben venga, ma come ulteriore incentivo a fare di più”.