MICHELE EMILIANO PENSA ALLE SUE LISTE CIVICHE E AL SUO PD, INTANTO OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE A BARI…
(Rdl)______Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha variamente commentato le elezioni amministrative di domenica scorsa, in cui del resto era nei mesi scorsi ripetutamente inteventuto, nell’ ottica dei suoi calcoli politici riferiti al Pd.
Però è pagato per ricoprire un delicato incarico istituzionale, anzi due, visto che senza mai spiegare perché se n’è assunto un altro, non per fare il sedicente leader politico di partito.
Intanto la sua maggioranza non è nemmeno più in difficoltà: proprio non c’è.
E’ in frantumi, come dice il consigliere regionale di ‘Fratelli d’ Italia’ Erio Congedo, che, commentando la ‘seduta’ di questa mattina a Bari del Consiglio Regionale così scrive: “Sei ore per non produrre nulla. Per due volte la maggioranza non ha assicurato il numero legale in una giornata di Consiglio inconcludente. Le insoddisfazioni e le insofferenze interne al centrosinistra (in particolare al PD) hanno di fatto portato la regione Puglia ad uno stato di immobilismo, col rischio di precipitare sotto il peso di questioni dalla sanità all’agricoltura, dall’ambiente ai trasporti, dal lavoro all’economia, che non trovano risposta. Pensavamo che questa situazione si sarebbe conclusa dopo le primarie del PD, ma in realtà prendiamo atto, nostro malgrado, che è il prodotto di due anni del governo regionale a guida Emiliano”.
Rincara a dose il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, che così commenta la situazione: “Denunciamo con forza la vergogna di un Consiglio regionale che alle 13. 40 non ha prodotto neanche una decisione né un provvedimento. Un Consiglio ostaggio dei capricci della maggioranza PD che divisa al suo interno tenta di imporre per puri fini politici un ordine del giorno che mira a far esprimere un PARERE al Consiglio stesso sul decreto nazionale sui vaccini. Come se in questo Consiglio sedessero degli opinionisti e non dei politici. Siamo stanchi dello sciacallaggio politico su temi talmente delicati per la salute pubblica perpetrato da una maggioranza che poi non rimane neanche in aula e che chiamata al voto non è stata in grado di garantire il numero legale causando un ulteriore rinvio di un’ora. Nel frattempo in Puglia i treni si scontrano, gli ospedali chiudono, i rifiuti girano dentro e fuori dalla regione e i pugliesi non arrivano alla fine del mese”.
Per il gruppo consigliare di Forza Italia “la maggioranza offre ai cittadini un pessimo spettacolo e la dimostrazione plastica di quanto manchi una visione, un programma di governo (ed un governo!) in grado di proporre alla Puglia una via per sanare le emergenze e crescere. Per ben due volte in una giornata è caduto il numero legale per il lassismo della maggioranza. Una seduta rocambolesca, dove è stato cambiato più volte l’ordine del giorno come se non avessimo nulla da fare. Certo! Perché è il centrosinistra e la Giunta regionale a non portare provvedimenti rilevanti in aula. Un legislatura che suscita tutta la nostra disapprovazione, oltre a quella dei cittadini che hanno votato per essere governati e avere risposte concrete dalla politica. Mancano non solo una visione ed un programma di governo, ma anche i numeri”
Chiediamo a Emiliano di compiere un gesto di coraggio e responsabilità: metta fine a questa legislatura che non è più in grado di produrre nulla e per il bene della Puglia e dei pugliesi si torni al voto.
Un Consiglio ostaggio di una maggioranza PD spaccata e quella di oggi è stata forse la peggior seduta di questa legislatura: la maggioranza ha fatto mancare per due volte il numero legale e non si è riusciti ad approvare neanche un provvedimento.
Il fatto che questo accada all’indomani di un disastro ferroviario rende terribilmente più grave il tutto.
Una intera giornata di lavoro persa per i pugliesi: prima c’è stata la discussione in conferenza dei capigruppo nel corso della quale il nostro capogruppo Bozzetti ha rischiato di essere aggredito dal capogruppo PD Mazzarano e poi si è perso altro tempo in aula dove non sono stati neanche in grado di essere presenti e assicurare numero legale per ben due volte.
E tutto questo è accaduto il giorno dopo un disastro ferroviario quando avremmo dovuto discutere di tematiche nevralgiche per i pugliesi come la sicurezza delle linee ferroviarie.