LA STORIA / IL PRINCIPE ABUSIVO A BRINDISI
(g.p.)______Siamo tutti uno, nessuno e centomila. E chi non ha avuto, almeno una volta, la voglia di scomparire, cancellarsi, anzi, scancellarsi, come si dice a Lecce, dagli elenchi della vita, e cambiare identità, e andare via, lontano, lontano?
Poi, qualcuno lo fa per davvero.
Per ricominciare. Per ingannare il tempo, o sé stesso, o gli altri. Per rabbia, o per amore. A fini di bene, o, più spesso, a fini criminosi.
Lo fa, ci piglia gusto, e diventa un altro.
Come i due uomini, di 57 e 54 anni, il primo di Trieste e residente a Torino, pregiudicato, il secondo di Quindici, in provincia di Avellino, che facevano una bella coppia. Ma seriamente, con tanto di macchina diplomatica, documentazione sui social, timbri e documenti. Erano Sua Altezza Reale Imperiale Stefan Cernetic Principe di Montenegro e Macedonia,, il primo, e il suo ambasciatore in Italia, l’ altro.
Si spalleggiavano a vicenda.
Tutto falso.
Perché?
Secondo i Carabinieri, che questa mattina, dopo averli scoperti al termine di una lunga indagine, li hanno denunciati a piede libero con svariate accuse, di cui dovranno rispondere in sede penale, per estorcere vacanze di lusso, l’ ultima appunto in provincia di Brindisi l’ estate scorsa, nonché per ‘stabilire relazioni’ a proprio vantaggio con imprenditori e personalità varie che incontravano nel corso dei loro soggiorni, e addirittura dare investiture nobiliari ad altri desiderosi di entrare in questo piccolo mondo antico fatto di ricevimenti, feste, titoli e serate esclusive.
Certo, non si può pensare a episodi occasionali. Ci troviamo di fronte non alla ricerca di una ‘botta di vita’, ma ad un’ organizzazione sistematica di un’ altra esistenza. Un po’ come aveva fatto Mattia Pascal di Luigi Pirandello, prima di accorgersi amaramente, alla fine, che non possiamo sfuggire al nostro destino.
Category: Cronaca
Ho appreso dalla stampa che l’uomo che lo scorso 27 luglio ho ricevuto presso il Comune non era il principe Stefan Cernetic, reale di Montenegro e Macedonia, ma un semplice cittadino che è riuscito a ingannare il sottoscritto ma anche tante autorevoli.
Purtroppo ci siamo cascati anche noi, ma la richiesta di incontro era giunta attraverso i canali ufficiali e la visita era stata concordata nell’ambito di una serie di incontri alla diocesi di Monopoli, alla presenza di Sua Eccellenza il vescovo e di alcuni imprenditori. Inoltre, la persona in questione era stata scortata dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato e nulla faceva sospettare, almeno all’apparenza, che si trattasse di un impostore.
Mi consola solo il fatto di non essere stato il solo, visto che nel curriculum da farlocco di questo personaggio ci sarebbero sindaci di tutta Europa ma anche personaggi del mondo dello spettacolo. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri che, indagando su questi viaggi, è riuscito a smascherarlo.