ITALIA______
TARANTO – Scattano ieri mattina alle 11 all’Ilva di Taranto quattro ore di sciopero per protestare contro i tagli annunciati agli organici del gruppo dai piani delle due cordate che si sono candidate all’acquisizione dell’acciaieria messa sul mercato dai commissari dell’amministrazione straordinaria. Nel 2018, anno di partenza, Jindal propone un taglio della forza lavoro di oltre 6mila unità mentre Arcelor Mittal di quasi 5mila. Tra le due offerte, però, è su quella di Arcelor Mittal, alleato con Marcegaglia, che bisognerà concentrarsi perché quest’offerta è stata approvata dai commissari e proposta al Mise per l’aggiudicazione, validata dal comitato di sorveglianza dello stesso Mise e ora in pole position per il decreto di aggiudicazione che nelle prossime ore firmerà il ministro dello Sviluppo economico,Carlo Calenda.
ITALIA______
ROMA – La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, in conferenza stampa in Campidoglio, con l’assessore al Sociale Laura Baldassarre, ha reso noto il piano per il superamento dei campi rom in città. Le azioni e gli interventi contenuti nel Piano, saranno avviati, da subito, nei due campi’La Barbuta’ (seicentosessanta persone organizzate in circa 100 nuclei familiari) e ‘La Monachina’ (centoquindici persone organizzate in circa trenta nuclei familiari) con l’utilizzo di fondi europei (3,8 milioni), disponibili sul bilancio 2017 di Roma Capitale. Tale percorso realizza le azioni pianificate per il superamento dei campi e dei villaggi. Una volta entrato in vigore, il piano si fonderà sui quattro elementi chiave: scolarizzazione, occupazione, abitazione e salute.
MONDO______
NEW YORK – L’America, la seconda nazione piu’ inquinante del globo dopo la Cina, si era impegnata a ridurre le emissioni del 26%-28% entro il 2025. La scelta appare tra un ritiro formale, che puo’ richiedere tre anni e consentire ripensamenti in corsa oppure un’uscita “veloce” dal trattato Onu su cui l’accordo si basa. Il New York Times indica la possibilita’ di una terza via ma che porterebbe comunque allo sfilarsi degli Usa, cioe’ a dire l’invio dell’accordo di Parigi in Senato per la ratifica che richiederebbe i due terzi dei voti. Si tratta di un traguardo praticamente impossibile, considerando che i repubblicani controllano in Senato cinquantaquattro seggi su cento.
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