“Ve la do io l’ Ilva!”…E BEPPE GRILLO ARRIVA A TARANTO MARTEDI’ 6, PER UN FINALE DI CAMPAGNA ELETTORALE INCANDESCENTE, A SOSTEGNO DEL CANDIDATO A SINDACO DEL M5S FRANCESCO NEVOLI CHE SFIDA IL FUTURO
di Giuseppe Puppo______Martedì 6 giugno, alle 20.00, Beppe Grillo terrà un pubblico comizio a Taranto, in piazza Maria Immacolata, a sostegno del candidato a sindaco del M5S Francesco Nevoli.
Forse più di Roma, che è la capitale, ed era mafia capitale e come tale sembrava inespugnabile, va bene; forse più di Torino, dove c’ era un agglomerato di potere ultradecennale talmente consolidato, da sembrare inattaccabile, ecco, però, se c’è una città d’ Italia dove il M5S dovrebbe governare, questa è Taranto, bella e sfortunata, tragica come le scene del suo Andronico, proiettata nel futuro, in bilico, come il cubo del suo Archita.
Nell’ emergenza totale, dove tutti gli altri hanno fallito, un’ emergenza che arriva fino a tutto il Salento, non mi stanco mai di ricordarlo, quando mi chiedono che c’ azzecca l’ impegno schierato di leccecronaca.it per una chiusura dell’ Ilva subito, senza se e senza ma: c’ azzecca, c’ azzecca, perché, a parte tutte le considerazioni politiche generali, che interessano un quotidiano come il nostro, che la questione dell’ Ilva implica, le schifezze che erutta il Mostro arrivano fino a 70-80 chilometri di distanza, e qui da noi si uniscono a quelle del ‘Mostriciattolo’ di Cerano, che nel suo piccolo fa 44 morti in più all’ anno, a quelle delle discariche, a quelle dei pesticidi, e così che nella tristissima classifica di mortalità per tumore siamo avanti a tutti, e soprattutto nel vergognoso primato della devastazione del territorio, cui gli speculatori della Xylella e i lobbysti della Tap vorrebbero dare i due colpi finali senza più rimedio.
Quelli del M5S hanno fatto convegni, internazionali, scientifici, per spiegare che una Taranto senza Ilva avrebbe più opportunità economiche, di adesso; che non bisogna cedere al ricatto occupazionale, perché di posti di lavoro ce ne sarebbero più; e che chiudere e riconvertire si può, basta volerlo.
E mentre l’ Ilva pagava e comprava tutto e tutti, in uno scandalo politico-economico-istituzionale, che storicamente non ha uguali al mondo, ministri, segretari di partito nazionali, esponenti locali, sempre sia di centro sinistra, sia di centro destra, sindacalisti, giornalisti, finanche i preti, sono gli unici che non hanno preso soldi dall’ Ilva.
Se la politica più bella può progettare il futuro, ricondurlo alle esigenze del territorio, della natura, in un’ ecologia profonda che parta dal di dentro di ognuno di noi, a Taranto il Movimento 5 Stelle affronta una sfida epocale: per questo vorremmo vederlo alla guida della città dei due mari, per vedere se davvero sia possibile, se davvero ci riesce, con la sua che non è una soluzione, è la soluzione. A compierla, se i cittadini sovrani gliene daranno l’ opportunità.
Beppe Grillo, che oramai fa il padre nobile e solo il garante della sua creatura politica, questa specie di miracolo che ha concepito, generato e avviato sulla sua strada, questo l’ ha capito, e, come nelle sfide risolutive, ci mette la faccia, in prima persona.
Hanno appena scritto gli attivisti tarantini, dopo aver appreso della venuta del capo carismatico: “Questo è un segnale importante per tutti…Qui le battaglie da affrontare e vincere sono tante, stiamo costruendo l’alternativa che i Cittadini chiedono e lo stiamo facendo attraverso una stretta collaborazione con i Portavoce locali, regionali, nazionali ed europei. Il M5S Taranto rappresenta l’unica vera forza in grado di rompere con il passato, abbiamo le mani libere e l’unica lobby che rappresentiamo è quella dei cittadini tarantini”.
Ecco, una riprova in più del fatto che la sfida elettorale di Taranto, fra tutte le città dove si voterà il prossimo 11 giugno, è la più importante, quella più densa di significati e di significanti per tutti.