NEL SOLE, NEL VENTO, NEL PIANTO DEI DATI ALLARMANTI SUI TUMORI, E NEL SORRISO DELL’ IMPEGNO CONTRO LA RASSEGNAZIONE E L’ ALIBI DELL’ IMPOSSIBILITA’ A REAGIRE. LA MATTINATA DI CAVALLINO CHIAMA I SALENTINI A DIFENDERE LA LORO SALUTE E IL LORO TERRITORIO
di Giuseppe Puppo______
Mattinata in piazza, assolata e ventosa, nel centro storico di Cavallino, per la manifestazione di informazione e di sensibilizzazione sui rischi ambientali, e per la tutela della salute e del territorio, voluta dal Comitato Salvaguardia Salute Cittadini Cavallino Castromediano, comitato apolitico, della società civile e dei cittadini attivi, per informare, partecipare, condividere.
Cioè, in pratica, cominciare, dentro ognuno di noi, quella rivoluzione di stili di vita e di salutari impostazioni, quanto mai necessaria, per dare un futuro ai nostri figli, e al nostro territorio, minacciato da Cerano, Ilva, qualche altra fabbrica inquinante sparsa qua e là, inceneritori, compattatori, discariche legali, vecchie e nuove, insistite e allargate, discariche abusive di materiali pericolosi, e forse pure radioattivi, gasdotti e, last but not least, come dicono quelli che parlano bene l’ italiano, uso dei prodotti chimici della multinazionali in agricoltura.
Una Nuova Terra dei Fuochi, purtroppo, forse peggio, almeno a stare ai dati allarmanti di mortalità per tumore, come sottolineano anche dal comitato di Cavallino, questo centro capotale dell’ emergenza, dove, non bastasse tutto quello che, di vecchio e di nuovo, insiste sul suo territorio, volevano portare una pericolosissima centrale a biomasse, e dove ora stanno tentando di portare un altro mega impianto di compostaggio, e uno per lo smaltimento dell’ amianto.
Un comitato pieno di professionalità e di competenze, presidente la dottoressa Elisabetta De Matteis; vicepresidente l’ avvocato Sergio Camassa; portavoce il ragionier Raffaele Colluto; responsabile organizzativo Enrico Carlà; responsabile amministrativo Giovanni Greco; consigliere medico Claudio Casile; consigliere giuridico Mario Petracca; responsabile propaganda Cristian Tondo.
Alla manifestazione di questa mattina, in piazza Castromediano, fra i cittadini presenti, c’ erano il senatore Maurizio Buccarella; il consigliere regionale Antonio Trevisi; e i consiglieri comunali Carla Rugge, Daniele Gigante e Giampaolo Falco.
Diamo conto, cercando di farlo nella maniera più semplice possibile, di quello che hanno detto i relatori.
Ha cominciato il dottor Claudio Casile, medico oncologo pediatra, il quale, partendo dai dati empirici raccolti sui suoi assistiti, e comparandoli con quelli dei suoi colleghi delle zone limitrofe, ha sottolineato l’ elevata incidenza di tumori, e delle malformazioni congenite nei neonati, dovute ai vari fattori inquinanti ambientali.
La consapevolezza del rischio è comunque una buona notizia. Permette di richiamare, e attuare, i principi della precauzione, per impedire nuovi fattori, e ridurre quelli vecchi.
L’ oncologa Elisabetta De Matteis ha fornito le cifre, dati allarmanti, che, nelle diverse tipologie di analisi e comparazione, evidenziano comunque l’ aumentata incidenza di casi di tumore nel Salento. Quello che ha preoccupato più la dottoressa è l’ aver constatato che nei nuovi casi mancano mutazioni genetiche ereditarie, e quindi le cause scatenanti della malattia vanno ricercate nei fattori ambientali. Che fare? Aderire ai programmi di screening e test di prevenzione; fare una buona raccolta differenziata, per ridurre i materiali destinati a discariche e inceneritori; ridurre l’ uso dei prodotto fitosanitari chimici.
Carmine Cerullo, medico oncologo, volontario della Lega Italiana Tumori, che ha portato i saluti di quello che è diventato un po’ l’alfiere delle battaglie ambientaliste salentine, il dottor Giuseppe Serravezza, e ha scandito che “la vittoria o la sconfitta della Tap non dipende dalla Tap, ma dai salentini, da quanto vogliamo difendere il territorio“, ha parlato, oltre che del progetto di studio e analisi he conduce con l’ UniSalento, in particolare dell’ uso dei pesticidi in agricoltura.
Ha ricordato il ruolo benefico sui terreni dei lombrichi, per esempio, uccisi, ridotti, modificati, dall’ uso delle sostanze chimiche, e a me ha ricordato la metafora di Pier Paolo Pasolini sulla scomparsa delle lucciole, per denunciare le modificazioni antropologiche introdotte dall’ industrializzazione, così come la comparsa dei lombrichi denuncia i guasti della chimica in agricoltura, sulla catena alimentare e dunque su tutti noi.
La giornalista Tiziana Colluto, infine, commentando i dati, ha sottolineato la valenza del comitato, carico di professionalità e di competenze multidisciplinari, e ha sollecitato il ‘governo del territorio’ ad avvalersene.
Ha ricordato le battaglie di impegno e di sensibilizzazione contro le centrali a biomasse e il raddoppio delle discariche esistenti, cui la maggioranza del governo locale era favorevole.
Ha evidenziato il fatto che manchino nonostante tutto informazioni su queste e altre realtà, come le centraline di analisi dell’ aria; o come spesso, per altre realtà, i controlli li facciano i controllati.
Ha sollecitato un ruolo attivo dei cittadini per la segnalazione di discariche abusive, i cui scarichi entrano nelle falde acquifere.
Non scoraggiarsi: monitoraggi e informazione sono armi preziose da usare e da incentivare.
E’ seguito il dibattito, con gli interventi di cittadini, politici e rappresentanti di associazioni.
Molti materiali, di analisi e di riflessione, prima, di motivazioni poi, insomma, da questa bella mattinata, per non indulgere allo sconforto, e per sperare in un futuro migliore.