RAPINA AL BAR / DUE CONDANNE DIVENTATE DEFINITIVE / UNA DENUNCIA PER UN TELEFONINO / INSEGUIMENTO A SOSPETTI / FURTI CON ‘SPACCATA’ / BREVI DI NERA
(g,m.)______Torricella. Questa notte due banditi, a volto coperto ed armati con una pistola, a tarda ora hanno fatto irruzione in un bar ancora aperto a Torre Ovo (nella foto), e, sotto minaccia dell’arma, si sono impossessati dei soldi che erano custoditi nel registratore di cassa, circa mille euro, per poi allontanarsi indisturbati. I carabinieri di Manduria stanno indagando per risalire alla loro identità.
Taviano. Besnik Bacinozi, 45 anni, di nazionalità albanese, è stato arrestato e posto ai domiciliari: deve scontare un residuo pena di un anno, per reati commessi otto anni fa.
Matino. Andrea Stefanizzi, 41 anni, è stato arrestato e portato in carcere, per scontare una pena a quattro anni e due mesi, in seguito a condanna diventata definitiva, per reati commessi dal 2006 al 2012.
Gallipoli. Si era impossessato di un cellulare, dimenticato per la fretta da un cliente in un bar edicola. Gli agenti della Polizia di Stato lo hanno identificato, grazie alle immagini della telecamera di videosorveglianza, hanno recuperato il telefonino e lo hanno denunciato a piede libero per furto: è un pregiudicato di 53 anni.
Mesagne. Segnalati dai cittadini insospettiti del fatto che suonassero ai campanelli delle case, in località Torretta e intercettati da una Volante della Polizia di Stato, tre persone non identificate si sono date alla fuga, a tutta velocità, in direzione di San Vito dei Normanni, a bordo di un’ Audi A6, riuscendo a far perdere le proprie tracce nei pressi di Francavilla Fontana. L’ auto, con targa falsificata, è stata ritrovata più tardi, parcheggiata in centro, con alcuni oggetti, come pc e suppellettili, che gli inquirenti ritengono di provenienza furtiva.
Brindisi. Due giovani di 25 e 27 anni sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato, che sono risaliti a loro indagando su una serie di furti con ‘spaccata’, commessi nei mesi scorsi in alcuni negozi della provincia, di cui li ritengono responsabili.
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