IL DEGRADO DEL CANILE SANITARIO DI LECCE

| 18 Maggio 2017 | 2 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’ Agata ci manda il seguente comunicato______

Il canile sanitario di Lecce, vive una situazione inqualificabile per una città che si dice rivolta al futuro e che invece ci presenta quotidianamente situazioni di decadenza, o meglio di degrado, come quella che sta vivendo la struttura che risulta essere indispensabile non solo per tutelare il “migliore amico dell’uomo”, ma anche per la lotta al randagismo che com’è noto, ove correttamente attuata comporta uno sgravio notevole di costi per la collettività.

È per queste ragioni che ritengo utile rilanciare la pubblica denuncia di chi attualmente gestisce, anche in qualità di custode giudiziale, il canile che è stata effettuata attraverso la pagina facebook di cui al seguente link:

https://www.facebook.com/canilesanitariodilecce/?fref=ts

affinchè la cittadinanza conosca e si faccia qualcosa di concreto per migliorare le condizioni dei cani e di chi li assiste.

Di seguito il testo integrale del post di denuncia:

“Era il febbraio 2013 quando la Procura di Lecce emanò il provvedimento di sequestro del canile sanitario di Lecce per sovraffollamento e gravi carenze strutturali nominando noi come custodi giudiziari. Ebbene dopo 4 lunghi anni questo è quello che il Comune di Lecce, l’ufficio ambiente competente e l’assessore al ramo Andrea Guido hanno prodotto..il nulla… nel degrado strutturale più completo..mentre i cani continuano ad essere ricoverati con un ritmo frenetico.

Abbiamo scritto al Comune decine di volte richiamandoli ai loro doveri, l’effettuazione dei lavori necessari per far vivere in un ambiente più salubre cani e persone, di provvedere al mantenimento dei cani comunali, li abbiamo anche diffidati… i risultati? 70 centesimi per il mantenimento di ogni cane quando ci vengono erogati, qualche lavoretto di facciata e l’indifferenza più totale quando ci va bene.

Perchè non lasciamo questo inferno come tutti ci hanno consigliato? Voi ci riuscireste ad abbandonare quegli occhi, quelle zampette che cercano solo carezze? e nelle mani di chi? Riuscireste un bel giorno a seppellire dietro di voi la speranza di dare ai quei piccoli un futuro migliore? Noi no… siamo senza speranza… ma in un periodo in cui tutti mostrano tutta la loro “presunta” efficienza …. forse è opportuno che dietro l’apparenza anche la realtà possa avere il giusto spazio…”

 

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (2)

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  1. Alessandro Delli Noci, Udc - tramite redazione ha detto:

    Tra le urgenze a cui occorre dare risposta in città vi è quella del Canile Sanitario di Lecce, una struttura sequestrata dalla Procura nel 2013 a causa delle condizioni invivibili e di estremo degrado in cui erano costretti a vivere decine di animali.

    Oggi dopo quattro anni, per quella struttura, di cui sono custodi giudiziari i volontari dell’Associazione Nuova Lara, nessuna azione concreta è stata intrapresa dal Comune di Lecce.

    La condizione del canile sanitario di Lecce di cui si occupano tanti volontari con grande passione deve essere presa seriamente in considerazione e necessita di risposte chiare e concrete.
    A quanto pare, dal giorno del sequestro poco è cambiato: l’Amministrazione comunale si è fatta carico soltanto di alcuni interventi di manutenzione ordinaria e non di interventi risolutivi e strutturali relativi, per esempio, al risanamento dei box dove sono custoditi i cani, fatto che ha reso la struttura fatiscente e pericolosa sia per gli animali sia per il personale.
    Non solo i continui ricoveri giornalieri hanno portato ad un sovraffollamento difficile da gestire, la struttura dovrebbe contenere quaranta cani e ne ospita almeno il triplo.
    A questo proposito, ricordo che, come stabilito per Legge, il Comune è responsabile della gestione del randagismo sul territorio, problema che non può essere totalmente delegato alla ASL e alle associazioni di volontariato impegnate a ridurre e prevenire questo fenomeno tramite campagne di sensibilizzazione ed interventi di sterilizzazione per il controllo delle nascite.

    Pare infatti che nessun tipo di attività di prevenzione sia stata svolta dal Comune che avrebbe potuto attivare controlli sostanziali sul territorio, oppure organizzare le giornate del microchip gratuito o ancora partecipare al bando regionale per la sterilizzazione dei cani di proprietà. Ricordo che ridurre il randagismo significa ridurre una spesa sul bilancio comunale che potrebbe essere impiegata per servizi ai cittadini.

    È necessario dunque che il Comune di Lecce fornisca risposte concrete volte a risolvere la situazione oramai insostenibile in cui versa il canile sanitario della città e si faccia portavoce dei diritti delle persone che vi lavorano e degli animali che lì vivono.

  2. redazione ha detto:

    Oggi lo Sportello dei diritti ritorna sul tema con un comunicato______

    Lo scorso 17 maggio avevamo denunciato la drammatica vicenda del canile sanitario di Lecce, e avevamo invitato il Comune di Lecce ad attivarsi per trovare soluzioni urgenti affinché potesse essere risolta la permanente situazione di degrado, che stava vivendo la struttura che risulta essere indispensabile non solo per tutelare il “migliore amico dell’uomo”, ma anche per la lotta al randagismo che com’è noto, ove correttamente attuata comporta uno sgravio notevole di costi per la collettività.
    Proprio in data di ieri, ci sono pervenute immagini e video che documentano visibilmente che nulla è cambiato ed anzi pare che la situazione risulti aggravata dalla carenza di fondi con la conseguenza che i cani presenti possano fare una fine più tragica di quella che attualmente stanno vivendo in gabbie a dir poco anguste e che rappresentano la fotografia che non vorremmo mai vedere di una città in cui anche il “miglior amico dell’uomo” dovrebbe avere il giusto posto che merita. Ecco perché Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene utile rilanciare pubblicamente quanto sta accadendo affinché si faccia urgentemente qualcosa che restituisca decoro alla struttura e vivibilità ai nostri amati cani.

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