COMPUTER ROTTO? CI PENSA L’ OFFICINA SOLIDALE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Cristian Carpentieri, dell’ assessorato all’ Ambiente del Comune di Lecce, ci manda il seguente comunicato______
Un progetto pilota dell’Assessorato alle Politiche Ambientali grazie al quale si potranno riparare gratuitamente le attrezzature informatiche con pezzi di ricambio rigenerati.
Si chiama Officina Informatica Solidale ed è un vero e proprio laboratorio informatico aperto a tutti e in cui si potranno riparare gratuitamente, sotto la guida di esperti tecnici, computer e periferiche attingendo da pezzi di ricambio rigenerati. Sarà attivo a partire dal 16 maggio ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 20 presso la Chiesetta Balsamo, nel rione San Pio.
L’Officina Informatica Solidale nasce da un idea dell’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, che, con il progetto pilota denominato Socialmente Reuse, intende offrire ai leccesi la possibilità di prolungare la vita dei propri hardware informatici attraverso il riutilizzo di componenti recuperati da postazioni vecchie e in disuso.
Da oggi non sarà più necessario sostituire il proprio computer, la propria stampante il proprio scanner con delle nuove attrezzature. Si potrà procedere autonomamente e gratuitamente alla loro riparazione senza neanche provvedere all’acquisto dei pezzi di ricambio.
“Ogni anno sono davvero tante le postazioni informatiche che finiscono tra i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – commenta l’assessore Guido – Scuole, enti pubblici, studi professionali, aziende di ogni tipologia e privati cittadini, vittime della forte tendenza consumistica che caratterizza questo comparto dell’economia, si disfano frettolosamente dei propri hardware informatici danneggiati, superati e in disuso, o spendono notevoli cifre per la riparazione e l’acquisto dei pezzi di ricambio e per gli interventi tecnici. Aumentando di fatto il quantitativo dei dispositivi informatici da avviare al ciclo dei rifiuti. Non si tratta solo di RAEE, tipologia che gode di una propria filiera, ma anche di rifiuti speciali e ingombranti nel momento in cui le postazioni multimediali vengono, come si suol dire, cannibalizzate. Era da tempo che preparavamo questo progetto. Ci sono voluti un paio d’anni per intercettare le postazioni in disuso che serviranno per i pezzi di ricambio e per richiederne e ottenere la donazione in favore dell’associazione dei ragazzi prima che venissero conferiti come rifiuti. Ora si può partire”.
Il progetto dell’Assessorato alle Politiche Ambientali, avvalendosi degli esperti dell’associazione di promozione sociale Socialenetwork, è teso quindi a contrastare e superare la cultura dell’usa e getta, a promuovere il re-impiego ed il riutilizzo di computer usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento/smaltimento e promuovere, al contempo, la strategia delle “tre erre”: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
Socialmente Reuse sostiene di fatto la diffusione di una cultura del riuso dei PC basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; sensibilizza i cittadini sull’importanza di differenziare correttamente i rifiuti tecnologici partendo dalla veicolazione delle informazioni di base sul territorio, spiegando con un linguaggio semplice e diretto che cosa sono i RAEE e le regole per conferirli correttamente. Ma è teso anche a contrastare la scarsa attitudine dei cittadini ad una gestione corretta dei propri elettrodomestici a fine vita, soprattutto dei piccoli RAEE (pc, laptop, netbook, etc), evitando che finiscano nella frazione indifferenziata invece di prendere la strada del riciclo o anche solo del corretto trattamento. L’iniziativa mira, inoltre, a diminuire il rischio che sostanze pericolose come piombo, mercurio e cadmio possano finire in discarica o in inceneritore e, di lì, che si disperdano nell’ambiente. E alla fine realizza una struttura di sostegno per alcune fasce sensibili di popolazione, come i cittadini meno abbienti e/o associazioni no profit, consentendo loro la possibilità di riutilizzo gratuito di PC usati rigenerati, promuovendo la conoscenza e l’utilizzo di software libero e contribuendo alla riduzione del “Digital Divide”.
L’associazione Socialenetwork, quindi, offrirà, per tre pomeriggi a settimana, presso i locali della Chiesetta Balsamo, a partire dal 16 maggio, consulenze gratuite e supporto agli interventi tecnici per tutti i cittadini e gli enti onlus operanti nel territorio su tutti i PC che perverranno, offrendo la possibilità di procedere alla riparazione della macchina attingendo a componenti precedentemente recuperati e testati da altri PC in disuso. L’utente verrà accompagnato nel processo di diagnosi del problema riscontrato sul proprio dispositivo e potrà procedere alla risoluzione dello stesso, in autonomia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’associazione o, in alternativa, affidandosi alle competenze dei membri e volontari di Socialenetwork, avendo la possibilità, inoltre, di procedere alla donazione della macchina alla stessa associazione che provvederà ad inserirla nel ciclo del riutilizzo o a rigenerarla e a donarla alle associazioni di volontariato o a cittadini appartenenti a fasce sensibili individuati da altre organizzazioni no profit che operano nel sociale e nella lotta ai disagi causati dalla povertà.
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