ARRIVA IL PRIMO MAGGIO DI KURUMUNY
di Stefano Donno_______ Kurumuny in collaborazione con l’Associazione Ambrò e con il patrocino del Comune di Martano presenta la sedicesima edizione del Primo Maggio 2017. Un appuntamento imperdibile nel Salento, che ormai da diverso tempo ha raggiunto come importanza, confini extraregionali.
«Avremo la gioia di incontrarvi e stare con voi, in una lunga giornata che celebra l’uomo, il lavoro e il territorio, dalle prime luci del mattino fino al tramonto. Vi offriremo pane e vino e metteremo a disposizione bracieri per gli arrosti con legna e carbone, tavoli e panche. Diversamente dagli anni passati non distribuiremo cibo, confidando nella vostra capacità organizzativa; sarà comunque attrezzato uno stand gastronomico con piatti tradizionali, per quanti arriveranno sprovvisti del pranzo!» dichiarano gli organizzatori Giovanni e Luigi Chiriatti. Previsto in anteprima lo spettacolo “TERRA PANE LAVORO. Canti contadini d’amore e di lotta” affidato alla direzione musicale di Rocco Nigro con Rachele Andrioli, Massimiliano De Marco, Dario Muci, Antonio Castrignanò, Giancarlo Paglialunga, Giorgio Distante, Giuseppe Spedicato e numerosi i altri musicisti. Un live che darà vita presto a un disco, nato nell’ambito di un progetto editoriale sui conflitti per la terra nel Mezzogiorno d’Italia.
Inoltre a nutrire di forza questo grande appuntamento le selezioni musicali a cura di Marco Skacco un viaggio psichedelico tra rock’n’roll, swing, surf e tanto altro. Inoltre Kurumuny (che è anche una realtà editoriale di tutto rispetto operante da anni sul territorio) ha pensato nell’ambito della festa a diversi momenti e supporti per rendere il tutto unico. Kurumuny è sita nelle campagne di Martano (nei pressi dell’uscita per Castrignano de’ Greci). La foto del manifesto è di Carlo Elmiro Bevilacqua e ritrae un albero di ulivo su cui un contadino sta praticando la potatura. Ancora una volta l’ulivo, simbolo della pacifica lotta contro la costruzione del gasdotto TAP ma anche della tormentata vicenda xylella, e dall’altra parte l’uomo al lavoro, che con sapiente maestria rinnova la pianta affinché possa dare buoni frutti.