SBARCHI IMMIGRATI, SITUAZIONE DA TERRIBILE A ORRIBILE
(g.p.)_____Sbarchi di immigrati sulle coste italiane, portati dalle navi del programma dell’ Unione Europea che li prendono al largo della Libia e li portano direttamente in Italia. Fra ieri e oggi, solo nelle ultime ore, ne sono arrivati in questo modo milleduecento sessantasette a Messina, mille cento ottantuno a Catania, seicento cinquanta a Reggio Calabria, quattrocento cinquantuno a Porto Empedocle.
Se scappano dai loro Paesi, rischiando anche la vita, spesso in condizioni disumane, una soluzione, quanto meno un’ impostazione di soluzione credibile, deve essere cercata a livello internazionale, con interventi diretti presso i governi dei Paesi africani da cui provengono.
Finora si sono rivelate completamente fallimentari le misure ondivaghe e incerte del governo italiano, che, se da un lato hanno dato un minimo di assistenza per quanto possibile, con più ombre, che luci al riguardo, in un groviglio pressoché inestricabile di interessi privati e problematiche sociali indotte; e del tutto assurde, incomprensibili quelle di una Unione Europea che non ha nessuna politica degna di tal nome , e non solo per questo problema, del resto al momento il più drammatico.
In generale, assistiamo al fallimento completo della politica, come capacità dei governi di gestire situazioni complesse e di prevedere il futuro.
Pesa inoltre come un macigno sulle spalle della Nato e degli Usa la responsabilità di aver destabilizzato criminalmente due Paesi come la Libia e la Siria, che hanno aggravato una questione terribile, in procinto di diventare orribile, senza dimenticare Iraq e Afghanistan.
Del resto, non dovremmo mai dimenticare che i nemici non sono quelli che hanno fame; i nemici sono quelli che affamano i popoli; non sono i disperati, ma chi getta nella disperazione i popoli, chi crea guerre, diseguaglianze sociali; e poi finge di volerli accogliere, magari con un’ umanità falsa, quanto ipocrita, e spesso interessata.
Per quel che ci riguarda da più vicino dal punto di vista geografico, da un paio di anni almeno sulle coste del Salento sono settimanali gli arrivi di piccoli-medi gruppi di immigrati che giungono ‘in proprio’ a bordo di natanti provenienti dalla Turchia, condotti da ‘scafisti’ e trafficanti vari senza scrupoli.
Intanto, più di quattrocento delle persone giunte ieri a Reggio Calabria sono stati trasferite all’hotspot, il centro di identificazione, di Taranto, allestito in un’area del porto (nella foto).
Category: Cronaca
Secondo il quotidiano torinese La Stampa, che cita fonti dei servizi segreti italiani, dietro gli 8.500 migranti sbarcati in Italia durante le festività pasquali sembra esserci “un’azione logistica fuori dal comune, quasi di stampo militare”.
Un pullulare di barconi tutt’insieme ha preso il mare ed è andato incontro alle navi umanitarie. Un concatenarsi di eventi che ha messo in ginocchio il sistema di accoglienza dell’Italia e nelle stanze del governo ha generato il sospetto che questa escalation non sia stata casuale. E’ “un punto di svolta” dietro cui “si pensa che quantomeno ci sia la criminalità organizzata della Libia” ma forse anche “un’operazione per minare definitivamente il ruolo del premier Serraj, che si era impegnato a far qualcosa contro gli scafisti”.
Il sospetto è che anche le navi di alcune organizzazioni non governative possano avere avuto un ruolo nell’alimentare questo flusso incontrollato.