ULTIM’ORA / TAP: LO STATO CONTRO LO STATO. MANGANELLI E CAMION CONTRO I CITTADINI, CONTRO I SINDACI E CONTRO IL CONSIGLIERE REGIONALE CASILI
di Eleonora Ciminello________E’ notte ancora quando il comitato TAP vede avvicinarsi, ancor prima dell’alba presso quello che è ormai divenuto “il presidio”, il primo Stato, quello rappresentato dai cittadini, pronti ad impedire con la la loro presenza, l’espianto degli ulivi presenti all’interno del cantiere.
Il secondo Stato, rappresentato dalle forze dell’ordine, li raggiunge molto presto: sono 15 le camionette della polizia cariche di agenti e un centinaio gli uomini della Digos, ai quali si aggiungono centinaia di agenti della Guardia di Finanza, Carabinieri ed anche vigili urbani.
Chi pensava ancora che lo Stato Italiano fosse uno e che la sovranità dei cittadini fosse protagonista di questo Stato, oggi, per l’ennesima volta ha avuto la conferma che il Potere muove gli eserciti, anche contro quello che dovrebbe essere il suo Stato.
E’ questo ciò che sta avvenendo.
Tutti gli accessi sono bloccati dalle forze di polizia. Da San Foca non si accede all’area di cantiere e nemmeno dalle strade di campagna adiacenti o più o meno lontane: ad ogni singolo accesso c’è una pattuglia che spiega come la strada non può essere percorsa a causa di chiodi lanciati per terra “Per la sicurezza di mezzi e persone è meglio cambiare strada!”.
Chi vuole raggiungere il presidio ci riesce comunque: chilometri e chilometri a piedi nelle campagne conducono da chi è già nei pressi del cantiere dalla mattina presto. A raggiungere il presidio in mattinata anche una scolaresca composta da minorenni.
Cariche, cariche, cariche. Contro tutto e tutti. Manganelli sui minori, sugli attivisti, sui cittadini, giovani e vecchi, sui sindaci, su tre consiglieri regionali fra cui Cristian Casili e Antonio Trevisi, manganelli ovunque, manganelli su tutti.
E quando non bastano i manganelli il potere di forza si fa spazio coi camion, rischiando di schiacciare gli esseri umani che inermi e solo con il loro corpo e con la loro voce cercano di resistere.
Un uomo sviene, un altro ha un attacco di pressione alta. Una ragazza ha il naso rotto e sanguina copiosamente.
L’elicottero continua a girare sulle teste dei cittadini, mentre lo Stato si “occupa” di loro. Circondati per ora un gruppo di manifestanti dalle forze di polizia. Chi è fuori grida “Liberi!” Ma ad ogni urlo parte una carica.
Questo è lo Stato contro lo Stato, e non ci sono parole, solo rabbia, rabbia e sdegno. ______
L’ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo di pochi minuti dopo
Un territorio colonizzato non sarà mai libero. Noi lottiamo per l’indipendenza della nostra nazione dal Tronto a Reggo Calabria. Nazione Napolitana Indipendente.