IN SERATA ASSEMBLEA PUBBLICA NELLA PIAZZA DI MELENDUGNO, IL SINDACO MARCO POTI’ SPIEGA E RACCONTA. ECCO QUELLO CHE HA DETTO. POI I TANTI PRESENTI DECIDONO DISOBBEDIENZA CIVILE E PROTESTA NON VIOLENTA PER DOMANIMATTINA
(g.p.)______”Siamo qui nonostante tutto“. Megafono e microfono nelle mani, questa sera Marco Potì ha parlato al popolo dei ‘No Tap’ e ai cittadini di Melendugno nella piazza del paese.
“Ce lo chiedono i cittadini che si svegliano alle 4 di mattina e vanno a sedersi davanti la campagna salentina; questo pomeriggio sono state le mamme di Melendugno, sui gruppi di WhatsApp, che hanno chiesto di portare i bambini a San Basilio per far capire che in gioco è il futuro di quei bambini e di quei figli.
Perché fate questo sacrificio inutile degli ulivi? Quando ancora non sapete se questo progetto si può fare o non si può fare?!?
Un tunnel di un chilometro e mezzo, di tre metri di diametro di cemento armato, un pozzo di spinta alto quattordici metri, con le fondazioni di cemento armato di cinque metri, con le fondamenta di un metro, non si può fare. Ci sono solo sabbia fango e acqua là, sprofonda.
Il progetto è stato variato il 17 febbraio, è stata presentata una nuova versione del tunnel di un chilometro e mezzo, e hanno presentato le analisi geologiche che ci hanno rivelato questa consistenza del terreno incompatibile e inidonea.
E le analisi ci hanno rivelato inoltre che c’è l’ habitat 1 1 1 o, c’è una è un habitat protetto dalla comunità europea.
L’ 8 aprile scadono i termini per fare le osservazioni a questa nuova procedura, noi il 9 aprile le faremo e il Ministero dirà a Tap di riaprire la valutazione di impatto ambientale, e la procedura dura minimo sei mesi. Perché allora avete iniziato l’ espianto degli ulivi? Dovete dimostrare qualcosa a qualcuno? Dovete prendere i finanziamenti delle banche?
Io oggi sono stato in Procura con una delegazione di parlamentari del M5s, comunque chiunque venga è ben gradito, questa è una battaglia di territorio, di popolo.
La dottoressa Valeria Mignone ci ha detto che dal punto di vista penale non c’è nulla di rilevante per cui possa essere considerata un’ attività illegale da bloccare con sequestro del cantiere…Il quadro autorizzativo è incerto: la Regione dice no, il Ministero dice sì, in Procura non possiamo dire che ci sia un illecito.
Poi siamo stati dal Prefetto, dal Questore. Il Questore ci ha detto che nel momento in cui ci sono problemi di ordine pubblico conosce i metodi per riportare l’ ordine.
Non cadiamo nelle provocazioni, non esagitiamo gli animi. Se mettiamo il piano sulla linea dei disordini facciamo un favore alla Tap. Dobbiamo convincerli con il buon senso, più siamo, più li convinciamo“.
In breve fra i tanti presenti arriva la decisione: di sedersi per terra per impedire il passaggio dei camion: “Ci facciamo alzare e un altro va a sedersi affianco…Disobbedienza civile, senza reagire alle provocazioni”. ______
LA RICERCA nel nostro articolo di questo pomeriggio col racconto della giornata