DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
NAPOLI – È stato arrestato in Messico grazie al social network più popolare al mondo. Finisce così la latitanza di Giulio Perrone, 65 anni, condannato nel 1998 a 22 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. È stato localizzato dagli investigatori italiani, con il contributo determinante della Polizia Scientifica, attraverso Facebook. Originario di Gragnano (Napoli), è stato accolto all’aeroporto di Roma Fiumicino dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli-Sezione Catturandi, del Servizio Centrale Operativo e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia-Interpol.
ITALIA______
LODI – È stato identificato l’uomo che nella notte tra giovedì e venerdì a Gugnano di Casaletto Lodigiano è morto dopo essere stato colpito da una fucilata durante un tentativo di furto in un’osteria e tabaccheria di Gugnano di Casaletto Lodigiano (Lodi). Si tratta di un romeno di 28 anni le cui impronte digitali non erano mai state censite dalle forze dell’ordine. In mattinata un fratello si è presentato dai carabinieri accompagnato da un avvocato per il riconoscimento. Il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, e il sostituto Laura Siani hanno immediatamente disposto un riconoscimento ufficiale.
MONDO______
AJA – Si aggrava la crisi tra Turchia e Olanda. Il ministro turco per le politiche sociali e famigliari, Betul Sayan Kaya è stata respinta dalle autorità olandesi presso Rotterdam, dove la delegazione turca, con giornalisti della tv di stato Trt, è stata prima fermata e poi mandata in Germania, da dove era partita. I media turchi parlano di un controllo dei documenti durato circa un’ora. Ieri sera migliaia di persone hanno manifestato sotto il consolato olandese a Istanbul, dando vita a un notevole assembramento: bandiere, immagini del presidente RecepTayyip Erdogan, canti e slogan nazionalisti. Solo ieri l’ambasciatore olandese ad Ankara è stato convocato presso il ministero degli Esteri per chiarimenti, dopo che le autorità olandesi, con una decisione mai presa dal dopoguerra, hanno negato il permesso al volo del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che aveva programmato un comizio a Rotterdam per convincere la comunita’ turca residente nei Paesi Bassi a votare ‘sì’ al referendum costituzionale con cui la Turchia è chiamata a decidere del passaggio al sistema presidenziale il prossimo 16 aprile, una riforma voluta dal presidente Erdogan.
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