LA PENURIA DI PANCHINE A LECCE
di Carlo Infante______
Il 28 febbraio, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, per voce del responsabile leccese, l’avvocato Alessandro Presicce (nella foto in alto), ha ricordato a mezzo stampa, l’annosa carenza di panchine pubbliche, specificando che, in un centro storico di quasi un chilometro quadrato, ne siano presenti, unicamente, 17 (25 se considerate anche quelle nella piazzetta adiacente alle Officine Cantelmo, che sorge, comunque, al di fuori dal perimetro delle mura).
“Non si sa se per casualità – ha scritto, sempre, Presicce – distrazione o semplice sciatteria amministrativa o, peggio, se per una scelta deliberata dell’amministrazione, magari fatta per favorire le innumerevoli ‘sedute a pagamento’ offerte dai locali, ma oggettivamente la città di Lecce appare assai ostile a chi desidera ammirarla o semplicemente viverla a piedi. Mentre altre città d’arte collocano le panchine nei luoghi più belli di cui dispongono, quasi a suggerire un punto di vista valorizzante, e le dispongono soprattutto per favorire la socialità, Lecce sembra indifferente a tutto ciò. Ma anche la panchina è spazio pubblico”.
Gli ha replicato il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti; secondo questi le panchine andrebbero collocate in periferia e lungo i viali (ma, ad ogni modo, si è dichiarato favorevole a valutare altri pareri).
Già ieri pomeriggio, abbiamo realizzato un minisondaggio nella zona antica e, tutti i 30 intervistati, si sono dichiarati a favore dell’incremento delle sedute.
Fra essi, Massimo Fragola (foto in basso), coordinatore cittadino e capolista di Andare Oltre alle imminenti comunali, che ha dichiarato: «Credo che, molte panchine, siano assolutamente necessarie. Naturalmente l’incremento andrebbe fatto con decoro e in modo consono all’arredo urbano del centro storico; cioè con un piano ad hoc e non casuale».
Abbiamo incrociato Fragola in via Augusto Imperatore, proveniva dal comitato elettorale del suo movimento, che sorge in piazzetta Santa Chiara; piazzetta riqualificata anni or sono, ma da cui, purtroppo, furono eliminate tutte le panchine preesistenti.
Ma questa è una carenza inerente l’intera città (da anni registriamo proteste in merito) e, per esempio, cogliamo l’occasione per segnalare che, ben dal 2012, sono inutilizzabili le quattro panchine di piazzetta Alleanza (via Trinchese); da anni sono arruginite le due superstiti (delle molte che erano nell’isolato) in viale Japigia (all’altezza del sottovia) e che, in piazza Mazzini, da tempo, non ne sono state sostituite almeno sei.
Alla prossima Giunta il compito di provvedere.