‘LA GIUNTA REGIONALE ORGANO INCOMPETENTE SU SARPAREA’. IL CONSIGLIERE REGIONALE CRISTIAN CASILI IN CONFERENZA STAMPA: “Emerse gravi illegittimità amministrative sul resort. Emiliano fermi l’opera”
(E.C.)______Emergono gravi illegittimità amministrative sul resort alla Sarparea.
“Il Presidente Michele Emiliano, anche per tutelare l’ ente che rappresenta, fermi l’opera“, è la conclusione del consigliere della Regione Puglia Cristian Casili del Movimento 5 Stelle, il quale ha indetto una conferenza stampa svoltasi questa mattina a Nardò.
“Ho provveduto la settimana scorsa una richiesta di accesso agli atti, perché c’eravamo resi conto che c’erano delle gravi mancanze in tutto l’iter istruttorio”: comincia così il racconto del consigliere pentastellato.
“Ieri pomeriggio mi è stata presentata una documentazione e abbiamo valutato alcuni passaggi che in un certo qual modo ci hanno fatto capire come si sia data un’accelerazione pericolosa a tutto l’iter amministrativo di questo importante progetto dal punto di vista dell’impatto sul territorio”.
Partiamo dal principio: la delibera della Giunta Regionale che riguarda la foresta degli ulivi di Sarparea è del 22 agosto 2016. Il capo del dipartimento del Dipartimento Ecologia, Ambiente, Mobilità e Qualità Urbana ing. Barbara Valenzano leggendo la delibera si è resa conto che qualcosa non andava all’interno della norma, pertanto ha deciso di rivolgersi all’Avvocatura. Il parere dell’Avvocatura risultato dalla richiesta è molto pesante.
“Dal parere emerge un passaggio che non conoscevamo, e cioè quando è stato fatto il PPTR è stato inserito un passaggio per eliminare la discrezionalità amministrativa su alcuni procedimenti rispetto al giudizio tecnico. Questo fa emergere che la Giunta non ha alcuna competenza a rilasciare alcun tipo di parere”.
Il parere dell’Avvocatura regionale ha chiarito, quindi, che il PPTR sottrae alla Giunta la competenza a rilasciare questo tipo di atti amministrativi, attribuendola al dirigente della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio. Pertanto la DGR n. 1173/2016 è illegittima per vizio di incompetenza e la stessa Avvocatura regionale propone di annullarla in autotutela. L’assessore Curcuruto non aveva quindi alcuna competenza a deliberare in materia di Sarparea, quindi sarà necessario che dia spiegazioni, ed assieme all’assessore il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Ma non è tutto. Non ci sarebbero solo problemi di competenza, emergerebbero anche gravi carenze istruttorie. Infatti il nuovo progetto, che a differenza del primo prevede l’espianto di un numero considerevole di alberi di ulivo, non è stato sottoposto alla verifica degli uffici competenti al rilascio della VAS che aveva prescritto che si censissero dettagliatamente gli ulivi e che prescriveva di verificare, in sede di approvazione del Piano, che nessun ulivo monumentale fosse danneggiato o espiantato.
Inoltre l’Ufficio Provinciale Agricoltura deve verificare l’ulteriore presenza di ulivi monumentali nonché la sussistenza dei caratteri di monumentalità di tutto l’uliveto, verifica già prescritta dalla Determina dirigenziale n° 13 del 18/01/2012.
Poi anche il Comune di Nardò deve fare la sua parte, ovvero verificare se occorre una nuova adozione del Piano ed una nuova VAS sul presupposto: è di competenza del Comune attestare l’effettiva rispondenza del nuovo piano a tutte le prescrizioni apposte nel parere motivato di VAS tra cui quelle che devono provvedere “ad un censimento dettagliato….che dovrà essere sottoposto al parere preventivo della Commissione Tecnica per la Tutela degli alberi monumentali”, nonché all’ulteriore correlata raccomandazione secondo la quale “atteso che il proponente dichiara che l’intervento di che trattasi sarà effettuato senza espiantare e/o danneggiare alcun albero di ulivo monumentale, si prescrive che detta circostanza venga verificata in sede di approvazione del Piano di lottizzazione in relazione al prescritto censimento di cui sopra”.
Continua il consigliere Casili: “Visto questo scenario adesso la Regione deve annullare in autotutela la Delibera di parere paesaggistico favorevole (DGR 1173 del 26/7/2016) perché gravemente illegittima, sia perché rilasciata da organo incompetente, e sia perché sussistono le ragioni di interesse pubblico attuali e concrete connesse alla possibile presenza di ulivi monumentali nonché del perfezionamento delle procedure VAS.
Questo comporta uno stop al procedimento di approvazione del piano di lottizzazione. Inoltre se il Comune di Nardò fino ad oggi è stato a guardare dalla finestra, adesso dovrà verificare la corretta osservanza delle norme e ripensare alla destinazione urbanistica di un’area così delicata.”
“L’Assessore regionale Curcuruto rimedi subito a questo pasticcio, per utilizzare un eufemismo, portando immediatamente in Giunta l’annullamento della Delibera n° 1173 del 26/07/2016 come indicato dagli uffici del Dipartimento Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio per la parte tecnica e dall’Avvocatura regionale per il parere giuridico. È doveroso dirimere le questioni che fino ad oggi sono apparse connotate da un eccesso di discrezionalità e da palesi illegittimità e carenze istruttorie, molto gravi se si pensa che non hanno tenuto nella giusta considerazione un patrimonio quale quello degli ulivi monumentali, di fondamentale importanza sul piano paesaggistico, ambientale e identitario per il nostro territorio, già tutelato dalla legge regionale n.14/2007, profondamente inattuata e disattesa.” sostiene il consigliere Casili, che così continua: “Infine vorrei ricordare come i dubbi di legittimità erano già stati evidenziati prima della pubblicazione sul Burp della delibera: la richiesta di parere all’Avvocatura regionale da parte del Dirigente è dell’11 Agosto 2016 e la pubblicazione sul Burp è avvenuta il 22 Agosto 2016, pochi giorni prima del parere legale rilasciato il 30 Agosto 2016. A cosa è dovuta questa accelerazione? Cautela e buona amministrazione avrebbero voluto che fossero dissipati i dubbi prima di esprimere un parere così delicato di compatibilità paesaggistica”.
Una delibera illegittima che accoglie a braccia aperte un progetto pensato per cancellare uno dei luoghi storici del Salento. Un parere che non tiene conto, in alcun modo il parere dell’Avvocatura, che ne chiede l’annullamento in autotutela già il 30 agosto 2016: PERCHÉ? ______
L’ APPRONDIMENTO nel nostro articolo seguente
Bravo casini grazie