I VIAGGI SENZA CONFINI DELLA SCRITTURA
di Antonella Elefante______
Scrivere può essere una valvola di sfogo; può essere ancora un modo per comunicare con qualcuno quando non si riesce ad esprimersi verbalmente, e può anche diventare un lavoro.
Lo testimonia la serata di ieri (nella foto), per la premiazione della sesta edizione del concorso letterario “Fuori dal cassetto”.
Per un concorso letterario, andare avanti negli anni, è quasi una scommessa e giungere alla sesta edizione è un traguardo molto importante.
Il professore Marcello Aprile, docente di Linguistica Italiana all’Università del Salento, lo ha messo per iscritto nell’introduzione del libro “Viaggi senza confini” e lo ha dichiarato anche durante la cerimonia di ieri:” Il compimento del sesto ano è associato, da quando l’istruzione è obbligatoria, all’inizio della scuola elementare o primaria. I bambini sono ignari, ovviamente, che è finito per sempre il periodo di vacanza più lungo della loro vita e si affacciano alla scuola allegri, spensierati e incoscienti del fatto che per loro comincia un “lavoro”, non retribuito e senza doveri.
Noi invece siamo ben consapevoli che “Fuori dal cassetto” esce dall’asilo e si avvia alle elementari con grandi speranze e aspettative per il futuro e con la consapevolezza che il lavoro prescolare è stato duro e intenso”.
Il tema del concorso è “Il viaggio”, un tema scelto attentamente ma soprattutto con l’intento di far arrivare il concorso fin dove è arrivato oggi. “Non potevamo limitare la partecipazione al concorso solo a gente del posto, ma sembrava giusto far partecipare anche chi vene da Verona, Bologna, Roma e da altre città, non solo dal Salento”, ha detto ancora il professore Aprile.
Sin dalla prima edizione, il concorso vede la pubblicazione finale di un volume, che ‘cresce’ di anno in anno, comprendente tutte le opere finaliste e vincitrici.
È anche vero che scrivere è un lavoro molto difficile; Vincenzo Sardiello, responsabile di ‘Idea Radio’ ha infatti dichiarato:” Per chi vuole intraprendere il lavoro dello scrittore sappia che è un lavoro difficile, dove bisogna avere molta fiducia in sé stessi ed è un lavoro in cui bisogna sempre ricercare, anche perché nei lavori che ho letto c’è tanta ricerca ma manca la personalità e senza questa caratteristica non si fa l’autore. Il lavoro che vi aspetta è quello di studiare tanto e poi di scrivere”.
Scrivere e leggere devono andare di pari passi, non si può scrivere bene senza leggere molto. È stato rilevato da alcuni dati che il numero dei lettori è sempre più basso di anno in anno, ma lo scrittore Andrea Martina, a proposito del libro “Viaggi senza confini”, ha detto che: ”Una cosa balza subito all’occhio: chi ha scritto queste storie, legge. Si nota nel modo di raccontare le storie, si sente l’anima di qualcuno abituato a leggere; mi sono trovato di fronte lettori e poi anche scrittori”.
Il gran numero degli autori presenti ieri, molti provenienti da altre città come Roma e Bologna, ha dato dimostrazione di quanto il concorso sia stato ricco di opere e di viaggi, soprattutto.
Non c’è un’età precisa per iniziare a scrivere e non è vero che scrivere non è per tutti, c’è solo chi cerca di esternare le proprie sensazioni e le proprie emozioni, scrivendo. Chi pensa di non riuscire a scrivere, probabilmente, non ci ha mai provato.
Spesso, quando ci troviamo di fronte alle persone importanti della nostra vita, riusciamo a dire solo un terzo di quello che realmente proviamo per loro; la parte mancante non deve svanire nel nulla, non dobbiamo pensare di poterla dire la volta successiva. Anche per questo motivo scrivere può aiutarci a dimostrare qualcosa in più.______
LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente:
https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/12/17/fuori-dal-assetto-per-viaggi-senza-confini/
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