LECCE / AD ANDRIA PER TENERSI STRETTO IL PRIMO POSTO CONTRO UN AVVERSARIO SOLIDO E ROCCIOSO
di Laura Ricci____
È un Lecce a tutta forza quello che nelle ultime partite sta facendo sognare i propri tifosi dopo un periodo sull’orlo tra la speranza e la crisi, ora tramutatosi in un periodo “‘d’oro”.
Il tracollo in casa contro il Matera è stato definitivamente cancellato dalle ultime due vittorie giallorosse contro Messina e Paganese; ora, con il comando della classifica a quota trentotto punti, a più due dalle inseguitrici Matera e Juve Stabia, i ragazzi di Padalino si preparano per l’incontro di domani alle 14.30 in casa della Fidelis Andria allo Stadio “degli Ulivi”, consapevoli del fatto che ci sarà da sudare e lottare per tenersi stretto il primo posto in solitaria.
La situazione del Lecce- Il tecnico giallorosso avrà solo l’imbarazzo della scelta nel comporre l’undici titolare; tutti i giocatori sono a disposizione del mister e nulla è scontato con Padalino in panchina.
Non c’è dubbio sulla conferma di Caturano come perno offensivo, punto di riferimento dell’intera squadra e titolare inamovibile. Anche Pacilli dovrebbe partire dal primo minuto, mentre restano in dubbio Torromino e Doumbia per una maglia da titolare sull’altra fascia offensiva, con il primo vantaggio sul secondo.
A centrocampo il Lecce potrà affidarsi ai piedi precisi e sicuri di Mancosu, con Lepore sull’esterno.
L’avversario- “Solidità” è la parola chiave della squadra di Papadopulo che sta regalando alla Fidelis Andria un’annata positiva che la vede stazionare nella zona medio-alta della classifica al settimo posto.
Ventisei punti, sei vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte sono il bilancio di un gruppo che fa della difesa la sua forza (quindici goal subiti fino ad ora), ma frenato da un attacco poco produttivo che ha messo a segno quindici goal.
Lo stato di forma di quelli che saranno i padroni di casa nel match di domani è decisamente positivo visti i dieci risultati utili consecutivi macinati.
Domani per il Lecce sarà importante riuscire a perforare la difesa avversaria e trovare il goal il prima possibile, per evitare di rimanere impantanati a centrocampo per poi bloccarsi in fase realizzativa.
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