UN INCONTRO PER DENUNCIARE I CASI DI MALAGIUSTIZIA IN CUI SONO COINVOLTI ITALIANI ALL’ ESTERO

| 8 Dicembre 2016 | 0 Comments

(c.i.)______Prigionieri del silenzio si fanno sentire. Casi di malagiustizia all’estero raccontati a Lecce.

La detenzione degli italiani all’estero ha messo a nudo le inefficienze delle istituzioni italiane nei confronti dei nostri connazionali, i quali spesso, quando incappano nella macchina giudiziaria di altri Stati, vengono privati dei diritti fondamentali degli esseri umani.

Ne è prova lampante il caso di Simone Renda, il bancario leccese morto in Messico nel marzo 2007 per non essere stato assistito a livello medico quando fu trattenuto in prigione. Il 15 dicembre sarà pronunciata la sentenza per gli otto imputati, i quali rispondono anche della violazione della Convenzione Onu.

Altri casi di malagiustizia all’estero nei confronti di italiani e di inefficienza delle nostre istituzioni sono raccontati nel libro di Katia Anedda (nella foto) “Prigionieri dimenticati” edito da Historica, testo che sarà presentato venerdì 9 dicembre, alle 19.30, nell’ex conservatorio di Sant’Anna, a Lecce, in via Libertini, civico 17/b.

Interverrà l’avvocato Stefano Gallotta, che si occupa della difesa dei diritti dei soggetti più deboli per conto dell’associazione Codici Lecce.

L’autrice, che ha vissuto in prima persona il dramma di Carlo Parlanti, detenuto in California sulla base di accuse di violenza sessuale mai provate, dialogherà sui casi esposti nel libro con il giornalista Francesco Buja, che si è occupato, già una decina di anni fa, di questo caso

 

 

Category: Cronaca

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