DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 5 Dicembre 2016 | 0 Comments
ITALIA______
NAPOLI – Almeno trentacinque coltellate, una trentina delle quali andate a segno, le altre attutite dai vestiti. Tanti sono stati i fendenti da cui è stato raggiunto l’ingegner Vittorio Materazzo, ucciso lunedì scorso a Napoli. E’ quanto è emerso dall’autopsia effettuata ieri nell’obitorio del Policlinico partenopeo. Sul cadavere dell’uomo sono state rinvenute alcune tracce biologiche prelevate dalla Polizia Scientifica, che provvederà a esaminarle nei prossimi giorni. Il colpo di grazia è arrivato con l’ultima coltellata che ha leso la giugulare. Materazzo – è stato accertato – ha opposto resistenza. E’ slittato a mercoledì, intanto, il prelievo del Dna di Luca Materazzo, indagato e fratello della vittima. Lunedì la vedova dell’ingegnere, assistita dall’avvocato Luigi Ferrandino, nominerà un consulente di parte in vista dell’esame che ne seguirà. L’autopsia sul cadavere di Materazzo è durata oltre tre ore, dalle 12 alle 15,30.
MONDO______
ALESSANDRIA – Sta valutando il ricorso in appello la madre che il tribunale di Alessandria ha condannato a 3 anni e 4 mesi, con l’accusa di violenza sessuale: otto anni fa, quando aveva 36 anni, avrebbe portato a letto in almeno tre occasioni il fidanzatino diciottenne della figlia all’epoca quattordicenne. La donna, che vive nel tortonese, ha sempre respinto le accuse contestate dalla procura, che aveva chiesto una condanna a due mesi in più. La vicenda, riportata in questi giorni sulle pagine locali del quotidiano La Stampa, nel 2008 nel Tortonese. Pesante l’accusa nei confronti della madre, che in primo grado è stata riconosciuta colpevole di avere insistito più volte per incontrare il giovane fidanzatino della figlia, che si sarebbe trovato in una situazione di sudditanza senza possibilità di ribellarsi. Anche il ragazzo, in passato, è stato indagato dalla procura dei minori di Torino per i rapporti sessuali con la 14enne, ma è stato prosciolto perché ritenuto incapace di comprendere la gravità dei propri gesti.
MONDO______
OAKLAND – Almeno nove persone sono morte nell’incendio in un locale notturno a Oakland, vicino a San Francisco, in California. Lo riferisce la polizia. I media locali parlano di almeno venticinque persone disperse. Nel capannone era in corso il concerto di un gruppo di musica elettronica, i Golden Donna, a cui stavano assistendo tra cinquanta e cento persone. Tra loro, fa sapere la polizia, c’erano diversi stranieri. Il bilancio dell’incendio rischia di aggravarsi fino a quaranta morti. Lo hanno detto le autorità locali durante una conferenza stampa. “Siamo pronti al terribile scenario di una strage”, ha riferito il sergente J.D. Nelson dell’ufficio dello sceriffo della contea di Alameda, citando il coroner e aggiungendo che finora non è stato rimosso alcun corpo. Una parte dell’edificio resta ancora da ispezionare. Nella contea sorge quello che in realtà era una sorta di deposito, un magazzino di due piani trasformato in studio musicale, dove è divampato l’incendio. Le fiamme si sono sviluppate alle 23.30 locali e sono state domate solo nelle prime ore del mattino. Il capo dei vigili del fuoco, Teresa Deloach Reed, ha spiegato che la maggioranza delle vittime è stata trovata al secondo piano della struttura. Le cause dell’incendio non sono state ancora accertate: “Stiamo ancora conducendo una ricerca approfondita nei resti dell’edificio perché non conosciamo ancora il potenziale numero (complessivo) delle vittime”, ha chiarito Reed aggiungendo che il ‘locale’ – in realtà uno studio musicale privo di autorizzazioni – non aveva uscite di sicurezza, ulteriore elemento che ha aggravato il bilancio, ancora provvisorio. Il magazzino era inoltre sprovvisto di estintori.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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