Comunque Vada… / PRIMO GIORNO DI SCUOLA (DI BALLO)
di Elena Vada______
– “Buona sera”…
– “Buona sera, oh Signora Canestrelli, anche lei qui, con il suo gentil signor marito…Ah, bene, bene i cappotti, per di qui…”
(Gabriella, la figlia diciannovenne di Rina Gallo ha seguito la mamma come inviata speciale del padre, :-”Perché con tua mare a sa mai co’ a fa! E specialment lon ca’ dis . (Perché con tua madre non si mai cosa capita e, specialmente, cosa dice!”).
”Mamma, si chiama Castanelli, è l’assessore all’istruzione…Non fare tanti salamelecchi, che non è necessario e non si usa.
– Rina :”…eh, figlia mia quelli servono tutti e sempre! Non ti ricordi quella licenza di zio Ubaldo? E’ comunista, a sun tuti comunista belesì”
– “Mamma, posa il cappotto se no la lezione non può cominciare…
– Rina Gallo “Ca ma scusa Madamin, a l’è sicur, am belesì, perché qusta si a l’è na plisa ad visun; ai sun vursù cinquant’ani per femla cumprè! (Mi scusi Signora (giovane), è sicuro questo posto, non vorrei dire, ma la mia è una pelliccia di visone che ci sono voluti cinquant’anni per farmela comprare)
-”Non si preoccupi, gliela dia a quella signorina che gliela conserva bene, colgo l’occasione per dire a tutti di non venire con oggetti d’oro o preziosi in genere, perché quando uscirete è già buio e coi tempi che corrono… meglio non correre inutili pericoli! Ora vi prego.. (batti mano a mo’ di silenziatore) fate silenzio che ci presentiamo, comincio io: mi chiamo Rossella Bresca ed ho studiato danza classica all’Accademia di Susy Egri, famossima coreografa della RAI, ed insegno i balli da sala, questo e il mio compagno (non di vita,- eheheh-, risatina) Juanito Ramirez, spagnolo di Barcellona che insegna il tango nelle sue varianti, anche lui diplomato alla scuola di Ballo Cajetano Belonso della sua città. Fa anche il tango figurato, ma è un corso a parte… ve ne parlerà poi lui. Adesso, se credete presentatevi voi….
Come prima lezione, le signore si sono messe tutte in alta uniforme. Età media 40/60anni. Pettinature laccate, che non si sarebbero mosse neanche con il tornado Katrina. Vestiti e trucchi alla Wanda Osiris. Qualche mezzo guanto c’era, mancavano i bocchini…
Peccato, il quadro sembrava un Degas di periferia.
Gabriella (la figlia di Rina) si era messa in un angolino, facendo segno alla mamma che dieci minuti e poi sarebbe tornata a casa, in realtà era incantata da quella piccola borghesia di una certa età, che si era messa in pompa magna per una “lezione di ballo”, neanche fosse stata una grande cerimonia…
Ma è così…Più ci si addentra nelle periferie metropolitane di un certo tipo, più cresce la cosiddetta “puzza sotto il naso”. A Borgata Paradiso poi, pensano di abitare a Saint Tropez.
Le locazioni e le vendite degli alloggi, gli alimentari, la pasticceria, scarpe e abiti, TUTTO E’ PIU’ CARO. Anche i poveri, sono più poveri e quindi meno poveri…Infatti se gli dai 20 centesimi di carità in mano (è successo a me) ti rispondono :”GRAZIE!” penserete voi, NO, NO!, mi ha risposto:”SOLO?”
…Torniamo nella sala, dove ormai si sono tutti presentati. Gabriella è più che stupefatta! Sua madre conosce praticamente ogni singola persona. Ma proprio tutti, CON VITA, MORTE E MIRACOLI.
Esempio: “Buona sera, sono il Dott. Martuzzi Mario e faccio il dentista in centro, sono qui per fare un po’ di moto… e Rina Gallo, subito fa gomitino alla figlia e sussurra :”Ma va, è solo un odontotecnico e se la fa con l’infermiera. La moglie è quella la in fondo, si, si, quella con la pappagorgia (doppiomento) e il culo che fa provincia”.
– In successione -:”Salve, sono Annarita e ho sempre sognato d’imparare questi bei balli, perché credo che siano un arricchimento della mia cultura e poi qui c’è tanta bella gente…eeeee sono proprio contenta!”
E la Rina Gallo:” Ma va, qula li a l’è la fia dal farmacista (è la figlia del farmacista) è così brutta che non è riuscita a tenersi neanche uno di faibruc.. sì, sì, sì, quello che fate anche voi col pc il faisbrus… come si chiama lui……
– “Mamma si chiama Facebook.. e poi , come è andata a finire…???”
Gabriella si stava appassionando a quel “rotocalco” d’altri tempi, ch’era sua madre…Rina:”A disu ca l’ha fregaie centomilaeuro per fe’ na fe’, ca la nen fait (dicono che le ha fregato centomilaeuro per fare un affare che poi non hanno fatto)”
– ”Buona sera a tutti, sono pensionato, mi chiamo Tony, mi piace giocare a carte e sono della Juve. E am piasu le bele fumne co’, beive e mangè bin (e mi piacciono le belle donne e mangiare e bere bene”
Intanto la Riva Destra e la Riva Sinistra si sono un po’ ammucchiate secondo conoscenza personale, proprio come il primo giorno di scuola…Le amichette, con le amichette. Ma con polso da professionisti, gli insegnanti li sparpagliano, in coppia, per l’ampiezza della sala e cominciano a dare le prime istruzioni…Anzi direi meglio IMPOSTAZIONI FORMALI, per mettere tutti sulla buona carreggiata.
Rina, si sente a suo agio…
Passati quaranta minuti: chi si siede con una vescica, chi allenta la cravatta. Chi deve andare in bagno, chi ha sete, chi tira fuori il fazzoletto e si asciuga i goccioloni di sudore.
C’è chi spiuma quel povero boa di struzzo, che spenzola disperato dal braccio.
Rosa, ve la ricordate? Centoventi chilogrammi chiusi in un bustier, va dicendo che ha un attacco di sciatica e avrebbe dovuto fare la “lombarda” (nessuno sa ancora cos’è, c’informeremo!)
Mariuccia, sta allacciata a un tipo di bell’aspetto, che non è del quartiere, delle Parrocchie e neanche cliente del barbiere… ma?!?!
Carla e Caterina stanno bevendo una roba dietetica e borbottano, ma si trattengono per potersi sfogare, l’indomani, al bar di Jack.
Rina Gallo, si è già avviata verso casa. Chissà perché è così seria e silenziosa…Mah?!?
Tra di loro sanno che scopriranno poi tutto e, quindi, aspettano volentieri, perché la stanchezza le ha ammutolite un po’ tutte.
Aspetteremo anche noi perché, ho idea, che ne scopriremo delle belle…
Elena Vada
Category: Costume e società, Cultura