BREVI DI CRONACA NERA
(g.m.)______LECCE. Era stato arrestato e posto ai domiciliari all’ alba di sabato scorso, dopo aver rubato di notte al bar del circolo del Tennis. Ma questa notte se ne è andato in giro ad ubriacarsi, dando poi fastidio ai vicini al suo ritorno, come hanno accertato gli agenti della Questura. Per questo motivo, Bhagana Ram Didariya, 28 anni, cittadino indiano, ora dovrà rispondere pure del reato di evasione.
NARDO’. Non gli piaceva il fidanzato della figlia, e ha tentato di farlo fuori fisicamente. Questa almeno è l’ accusa ben pesante, di tentato omicidio, per cui è stato arrestato un uomo di Lecce, di 55 anni, del quale non sono state rese note le generalità.
Ieri pomeriggio ha raggiunto il ragazzo, del quale disapprovava la frequentazione con sua figlia, lo ha investito di proposito con l’ auto, e, quand’ era a terra, sceso dall’ auto, lo ha violentemente colpito con calci e pugni.
Il giovane è in ospedale a Galatina, l’ uomo in carcere a Lecce.
NON ERA D’ ACCORDO
Una volante del Commissariato di Nardò verso le ore 14.00 di ieri è intervenuta in una via del centro dove era stata segnalata un’ aggressione in strada. Sul posto, gli operatori notavano la presenza di un gruppetto di persone attorno ad un ragazzo seduto sul marciapiede il quale riferiva di essere stato investito di proposito da un’autovettura il cui conducente lo aveva anche picchiato brutalmente, colpendolo con ripetuti calci e pugni alla testa e sollevandolo da terra per poi lasciarlo cadere.
Si rendeva necessario l0immediato intervento di un’ambulanza che trasportava il ferito presso l’Ospedale di Galatina dove si trova tutt’ora in osservazione per le eventuali lesioni interne , anche se non è in pericolo di vita.
Il ferito, tuttavia, riusciva a raccontare agli agenti intervenuti che, mentre passava a piedi nei pressi di un distributore di carburante, un’auto – di cui forniva precise descrizioni – condotta da un conoscente lo raggiungeva dalle spalle, investendolo con la parte anteriore destra e facendolo rovinosamente cadere per terra.
Il conducente, sceso dall’autovettura, lo aggrediva con calci e pugni e sollevandolo più volte da terra per poi lasciarlo cadere nuovamente.
Tale aggressione, secondo quanto riferito, terminava con l’arrivo di due persone che, intervenute, prestavano subito soccorso al malcapitato.
Apprese le prime notizie, personale del locale Commissariato di P.S., iniziava l’attività investigativa, finalizzata anche al rintraccio dell’investitore che, nel giro di poche ore, la Polizia riusciva a rintracciare l’investitore, già noto alle forze dell’ordine, ed in considerazione dei riscontri, sussistendo specifici ed inderogabili elementi di responsabilità a carico del fermato, sorpreso nella condizione di quasi flagranza del delitto tentato di omicidio, veniva dichiarato in stato di arresto. Il motivo dell’insano gesto era riconducibile a disguidi di carattere familiare, si accerterà in seguito, infatti, che l’investitore era il padre della fidanzata del ragazzo investito e che, disapprovando tale relazione, aveva pensato bene di eliminarlo fisicamente.
Il giovane aggredito invece, non essendo in pericolo di vita, veniva trattenuto presso struttura sanitaria, in osservazione per ulteriori accertamenti.
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