ITALIA______
ROMA – Attraverso i microfoni di Radio Maria, uno speaker ci illumina sul senso teologico dei terremoti che hanno colpito l’Italia centrale. E’ il 30 ottobre, il giorno dopo l’ultimo devastante sisma. “Questi disastri sono conseguenza del peccato originale, si possono considerare come un castigo divino“, dice. “Si ha l’impressione che le offese che si recano alla legge divina, pensate alla dignità della famiglia, del matrimonio, alla stessa dignità dell’unione sessuale… viene da pensare che siamo proprio… chiamiamolo castigo divino, ma inteso come un richiamo per ritrovare i principi della legge naturale”. Tradotto: è colpa delle unioni civili e delle coppie gay. Una interpretazione teologica che ricorda tanto quella tesi a dir poco imbarazzante, sostenuta tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, in base alla quale l’Aids era la vendetta di Dio contro gli omosessuali. Di questi tempi, l’arma è il terremoto: case, chiese, edifici pubblici distrutti, un patrimonio artistico spazzato via per colpa di coppie gay e lesbiche riconosciute dalla legge Cirinnà. Nel febbraio scorso, il direttore di Radio Maria, Padre Fanzaga, augurò la morte alla senatrice Monica Cirinnà: “Brinda a Prosecco, eh eh, alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale”. La direzione di Radio Maria ha successivamente precisato che le espressioni riportate sono di un conduttore esterno e non rispecchiano il pensiero dell’emittente al riguardo.
ITALIA______
BRESCIA – Alcuni calcinacci sono caduti da un cavalcavia a Brescia che sovrasta l’autostrada A4. Si tratta del ponte 218 all’altezza di San Polo, uno dei quartieri periferici della città. L’autostrada è stata brevemente chiusa in entrambe le direzioni prima di essere riaperta al traffico in serata al termine delle verifiche tecniche effettuate dai vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza la parte di cavalcavia interessata. Sull’autostrada si sono create lunghe code in entrambe le direzioni. Ritorna l’incubo dei crolli autostradali dopo la tragedia del lecchese di una settimana fa.
MONDO______
TRIPOLI – La Farnesina conferma che i due tecnici italiani della società Conicos, Danilo Calonego e Bruno Cacace, e il cittadino canadese Frank Poccia, sono stati liberati questa notte nel sud della Libia e hanno fatto rientro in Italia nelle prime ore di questa mattina con un volo dedicato. I tre saranno ascoltati in mattinata, presso una caserma del Ros racconteranno alla procura di Roma le ore del rapimento e della prigionia. Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e in Libia da quindici anni, e Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno, erano stati rapiti tra le 7 e le 8 del mattino del 19 settembre scorso a Ghat, nel sud della Libia al confine con l’Algeria, da sconosciuti armati e mascherati. Al momento del rapimento lavoravano all’aeroporto della cittadina libica.
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