‘UN PIANO INDUSTRIALE PER LA FUSIONE DEGLI AEROPORTI’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Bari, dal gruppo ‘La Puglia con Emiliano’ in Consiglio Regionale ci mandano il seguente comunicato______
“Ogni valutazione è adesso prematura. Aspettiamo di conoscere il piano industriale e poi discutiamone serenamente. Siamo ancora all’anno zero”.
Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, a margine dell’audizione in II Commissione regionale sull’ipotesi privatizzazione e fusione di Aeroporti di Puglia con Gesac, gestore dello scalo di Napoli.
“Solo con un piano industriale serio, che a quanto abbiamo appreso è in fase di definizione da parte dell’advisor incaricato – commenta Turco – conosceremo i numeri reali di questa operazione e quale sarà la volontà di rilanciare soprattutto gli scali Gino Lisa di Foggia e di Grottaglie. Chiaramente entrambi avranno bisogno di una specifica autonomia economica se vogliono camminare con le proprie gambe. Allora dobbiamo innanzitutto chiederci quali impatti economici e sociali saranno generati da tale operazione di fusione e quali sono gli investimenti disponibili”.
“Un dato – conclude Turco – è sicuramente chiaro: una privatizzazione rispetto a una compartecipazione pubblica produce una velocizzazione”.
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Al termine dell’audizione di questa mattina sono ancora troppe le domande rimaste senza risposta sia nel merito che nel metodo.
Non si può accettare la privatizzazione di un asset strategico come AdP senza che il Governo regionale evidenzi chiaramente davanti al Consiglio ed ai cittadini, i vantaggi di un’operazione simile assicurando soprattutto che la stessa non rischi di assestare un duro colpo ad un’azienda attualmente in attivo e al servizio che la stessa offre.
Ancora: qualora il Governo regionale convincesse della bontà di questa opzione verrebbe da chiedersi perché per un accordo simile si sia pensato proprio ad un partner come Gesac attraverso il fondo F2i piuttosto che valutare diverse opzioni? Non sarà anche questa una operazione realizzata per pura convenienza politica, volta a consolidare quella alleanza del Sud che dovrebbe servire ad Emiliano per scalzare Renzi dalla poltrona di Palazzo Chigi?
Ci chiediamo inoltre per quali ragioni dalla Campania si parli di trattativa in “stato avanzato”, dichiarazioni smentite questa mattina da Stefanazzi.
In ultimo sarebbe interessante comprendere se, le voci relative ad un passaggio di testimone dell’attuale amministratore unico di AdP Giuseppe Acierno con un altro uomo di Emiliano, Tiziano Onesti, siano fondate o meno.
Dopo il piano di riordino ospedaliero, la gestione dei rifiuti ed i progetti di decarbonizzazione, oggi arriva la privatizzazione/fusione di AdP e noi ci ritroviamo a chiedere, ancora una volta e instancabilmente, maggiore trasparenza ad un governo che prende decisioni in base alle convenienze politiche del governatore anziché a quelle del territorio e dei cittadini pugliesi.