DIARIO DEL GIORNO DOPO / PASSEGGIATE / ATMOSFERE DI HALLOWEEN A LECCE LUNEDI’ 31
Lunedì 31 ottobre, alle 18, a Lecce, a Porta San Biagio, l’Assessorato all’Ambiente del Comune, in occasione di Halloween, organizza un tour a piedi nel barocco buio per scoprire i misteri, le leggende popolari e i segreti terribili custoditi da palazzi, vicoli e chiese all’interno delle antiche mura. E per ricordare che il rispetto per l’ambiente, anche quello urbano, specie quando è permeato di arte e storia, è fondamentale. E che senza di esso difficilmente si potrà conservare tanta bellezza per le generazioni future.
Ci saranno esperti di esoterismo, guide, storici, letterati, attori in costume e il personale dell’ufficio comunicazione di Monteco srl si andrà in giro per la Lecce vecchia a rievocare storie e per parlare di ambiente.
Passeggiando nel barocco buio, ci saranno racconti di quelle ombre e di quei fantasmi che da secoli abitano nei vicoli e che tra essi si muovono ancora con cautela. E in silenzio.
Al di qua delle nostre antiche mura, palazzi e decorazioni custodiscono atroci segreti.
Ma anche gli amori shakespeariani, tragici, che si consumarono tra le mura delle vecchie domus nobiliari e che si rivelano ancora oggi in un volto sospeso ad angolo, sul fianco di un palazzo, e in una finestra murata, lungo via Federico d’Aragona, all’incrocio con il minuscolo Vico del Theutra, a due passi da San Matteo. Un volto eterno di giovinezza che ricorda ai posteri lo strazio e il dolore di una fanciulla morta suicida 400 anni or sono.
O il miracolo di San Francesco quando, di ritorno dalla Siria, giunse a Lecce, affamato e stanco, durante la Settimana Santa del 1219, ed entrò in città dal varco nelle mura che si apriva nel punto in cui oggi c’è Porta San Biagio.
Gli antichi abitanti si servivano dei segreti dell’alchimia e come rimandavano il male e satana al mittente attraverso le maschere apotropaiche, le arpie dai nudi seni, i leoni, le civette e i gufi. Sarà svelato come l’immane diavolo, ingelositosi di tanta bellezza offerta a Dio, tagliò le mani e poi uccise Achille Larducci di Salò, architetto, discepolo e nipote del Borromini, prima che potesse ultimare San Matteo, condannando il gioiello all’incompiutezza eterna.
Lì, tra le corti, dietro i sagrati e nei sotterranei dei palazzi ci aspettano misteriosi antichi personaggi per raccontarci dal vivo storie e vicende oscure successe davvero e che ancora tormentano i luoghi e le persone.
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