AVVELENAMENTO DI PICCIONI NEL CENTRO DI LECCE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Cristian Carpentieri, dell’ assessorato ll’ Ambiente del Comune di Lecce, ci scrive______
Stamattina la consueta tranquillità della piazza della Basilica di Santa Croce è stata turbata da un macabro evento.
Su Via Umberto I, Via Giacomo Matteotti e Vico Della Saponea sono state rinvenute una ventina di carcasse di colombi quasi certamente avvelenati. Sulle stesse strade le forze dell’ ordine hanno potuto riscontrare la presenza di riso di colore biancastro presumibilmente avvelenato.
Subito si è provveduto ad allertare gli operatori della Monteco srl affinché ripulissero la sede stradale dai resti dei volatili e dal riso che quasi sicuramente è stata la causa del decesso delle povere bestioline.
A salvaguardia delle persone, soprattutto dei bambini e di tutti gli animali domestici e non, dopo lo spazzamento si è provveduto al lavaggio e disinfezione di tutte le superfici interessate.
“Le esche avvelenate causano ogni anno la morte di migliaia di animali selvatici e domestici. Questo è risaputo – ha dichiarato l’ assessore Andrea Guido – Ma forse non tutti hanno ben presente che avvelenare un animale è un reato e che si rischiano pene fino a 18 mesi di reclusione e 15.000 € di multa. Inoltre l’episodio a cui ci riferiamo oggiAggiungi un appuntamento per oggi è ancora più grave perché si tratta di una zona centralissima della città, frequentata anche da bambini. Cosa succederebbe se un bambino inavvertitamente venisse in contatto, magari giocando, con il veleno? E se lo ingerisse? Dobbiamo comprendere, quindi, che il pericolo non è solo per i nostri amici a 4 zampe ma anche e, soprattutto, per i nostri figli”.
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