A SORPRESA, IL MINISTRO MARIA ELENA BOSCHI CHIUDE QUESTA MATTINA A LECCE UN INCONTRO DEL “COMITATO PER IL SI’ “:”Il referendum non è il congresso del Pd, piuttosto andiamo casa per casa a convincere gli indecisi”

| 23 Ottobre 2016 | 0 Comments

(g.p.)______”Con Maria Elena Boschi, a Lecce, in una sala stracolma, per dire forte un SI che rafforzi la democrazia e introduca le necessarie innovazioni affinché il nostro Paese possa far sentire, con autorevolezza, la sua voce in Europa e nel mondo”. Questa, nella sintesi degli organizzatori (l’ onorevole Salvatore Capone e, nella foto, l’ onorevole Federico Massa) del comitato per il ‘sì’ del Salento, l’ incontro di questa mattina all’ Hotel President di Lecce, chiuso dal ministro per le Riforme Costituzionali ed i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi.

Ecco una sintesi del suo intervento, in buona parte polemico con quegli esponenti del suo stesso partito schieratisi sul fronte del ‘no’.

“Il referendum non è la prova generale del congresso del Partito democratico. Ai nostri compagni di partito ricordiamo che il congresso sarà il prossimo anno e questo non è il momento di giocare alle prove generali, perché il referendum va oltre. In gioco non c’è il futuro del Partito democratico o del Governo, ma dell’Italia per i prossimi trenta anni. 

Da oggi e fino al 4 dicembre bisogna fare una campagna porta a porta per il referendum.

Abbiamo una buona squadra in campo per spiegare le ragioni del sì, ora, oltre ai politici, devono attivarsi i anche i cittadini. Bisogna andare comune per comune, casa per casa, nei luoghi di lavoro, cercare di convincere ogni persona che si conosce senza lasciarne una. 

Non dobbiamo fare come i cittadini del Regno Unito che il giorno dopo il referendum hanno capito cosa avrebbero dovuto fare.

Negli ultimi decenni abbiamo perso tante opportunità per creare un paese più semplice e questa invece è la volta buona.

Non votare la riforma significa solo rimandarla ancora, fidandosi di gruppi che non hanno una proposta alternativa, come una parte della Sinistra, i Cinque Stelle e Forza Italia e che difficilmente riuscirebbero a trovare un accordo per proporre un progetto alternativo”.

 

Category: Politica

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