NON PIACCIONO ASFALTO E ALLUMINIO PER L’ ‘APOLLO’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’Agata ci scrive______
Unanimi i commenti negativi dei cittadini leccesi che hanno deprecato la colata d’asfalto eseguita su una parte di via Trinchese e lo spazio davanti del Teatro Apollo. Un intervento giudicato “errato e abnorme” su un bene pubblico, patrimonio collettivo, di straordinaria importanza storica. A destare perplessità e indignazione, ora, le immagini degli infissi di alluminio in sostituzione dei vecchi serramenti in legno.
Almeno visivamente, questi serramenti “moderni”, hanno stravolto la valenza estetica del monumento in stile neoclassico, che ha subito una manifesta alterazione dell’aspetto originario, la cui conservazione è raccomandata peraltro da ogni Carta del Restauro, nazionale o internazionale in un contesto di edificio di pregio e di valore storico-architettonico.
Non è affatto immaginabile un percorso di recupero e di restauro di tale portata, di un’opera complessiva che si aggira intorno ai 13 milioni di euro, di cui una larga fetta promananti direttamente dalle casse comunali, che si paventa come un vero scempio; un’idea che rischia di compromettere per sempre e irrimediabilmente la natura dell’edificio, il suo valore artistico e architettonico. E’ come pensare di chiudere il Colosseo con i doppi infissi in alluminio! La nostra denuncia è solo finalizzata a mantenere integro il patrimonio architettonico e urbanistico del monumento Teatro Apollo preservandone l’autenticità del proprio patrimonio storico, culturale e affettivo.
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