LECCE INVASA DA STRUTTURE METALLICHE INUTILI E PERSINO PERICOLOSE. UN ALTRO ESEMPIO DI COME SI UCCIDE L’ECONOMIA DEL TERRITORIO
(g.m.)_______Non bastavano i pali del filobus, Lecce viene invasa da strutture metalliche di cui certo non si sentiva l’esigenza.
Un’altra bruttura autorizzata da un’amministrazione che evidentemente non ha la più pallida idea di cosa sia il decoro urbano, mentre ancora una volta l’opposizione incomprensibilmente tace.
Centinaia e centinaia di transenne parapedonali color antracite sono state collocate un po’ in tutti gli angoli della città, senza risparmiare rotatorie o incroci, anzi, poste in posizione inutili, a volte pericolose, perché installate in modo tale da essere delle vere e proprie barriere che impediscono l’attraversamento ai pedoni in determinati punti.
A cosa dovrebbero servire queste transenne? in teoria, a proteggere i passanti dalle auto che potrebbero salire sui marciapiedi investendoli.
Nella realtà si tratta di strutture pubblicitarie, che avendo un funzione “sociale” possono essere installate in deroga alle distanze previste dal Codice della Strada.
E chi è la fortunata ditta a cui è stata consegnata la città di Lecce? Sarà una delle centinaia di aziende che operano nel Salento, o invece come sempre più spesso avviene una ditta del barese? Ci sarà stato un bando di gara a cui avranno partecipato almeno decine di imprese del nostro territorio.
Da indiscrezioni abbiamo appreso che la ditta addirittura sarebbe di Torino, e cosa ancora più assurda sarebbe stata l’unica a partecipare al bando.
Con migliaia di aziende che in Italia operano nel settore, solo una ha saputo di questo bando? Un bel mistero.
Ma poi c’è un’altra domanda che si pone immediatamente.
Alcuni mesi fa il Sindaco Perrone ha riunito il Consiglio Comunale per eliminare dal Regolamento comunale quel punto che consentiva l’installazione di strutture pubblicitarie che, avendo una valenza sociale, potevano essere installate in deroga alle distanze previste dal regolamento, dichiarando che a Lecce gli impianti di pubblicità erano troppi.
Non solo il Sindaco ha ottenuto che il Regolamento, con la complicità della maggioranza, fosse modificato, ma addirittura sono state revocate delle concessione, a seguito delle quali si sono aperti dei contenziosi con richiesta di risarcimento danni.
Se solo pochi mesi fa gli impianti pubblicitari erano troppi, se proprio quegli impianti che andavano in deroga alle distanze sono stati vietati, come mai oggi vengono autorizzati impianti simili, anzi maggiormente invasivi?
Ricordiamo che quelli vietati erano impianti che misuravano appena due metri quadri di superficie, ora si tratta di transenne affiancate che quando saranno collocati i pannelli pubblicitari arriveranno sino a venti metri quadri.
Qualcuno ha avvertito il Sindaco Perrone?
O è l’iniziativa di qualche singolo assessore?
Non si può sapere qual’è il nome di questa ditta di torino? credo che non ci sia nulla di segreto vero? Si potrebbe pubblicare il nome o sbaglio?