RETE BIO-ETICA “TERRE DEL SALENTO”: A DARNE NOTIZIA L’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI DI LECCE
di Eleonora Ciminiello______Agronomi, biologi, imprese ed amministrazioni comunali hanno dato vita alla Rete bio-etica «Terre del Salento», un’associazione tra professionisti, enti pubblici ed aziende private per promuovere l’agricoltura biologica.
L’associazione, si legge nel comunicato inviato dall’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali, non ha fini di lucro e intende creare una sinergia tra vari soggetti, per tutelare e valorizzare la natura e l’ambiente, in maniera del tutto eco-sostenibile ed eticamente compatibile. L’attività consisterà nella promozione, difesa e diffusione del metodo di produzione biologico nei diversi campi: agricolo, zootecnico, agro-industriale e forestale.
Il consiglio di amministrazione di Rete bio-etica «Terre del Salento» ha eletto come presidente Natascia Vincenti. Parte integrante del consiglio sono: Rosario Centonze, Aurelio Brandolino, Massimo Farina, Giovanni Micaletto, Antonio Criscuolo e Carlo Russo, sindaco pro-tempore del Comune di Ruffano.
A partecipare all’associazione, anche i Comuni di Ruffano, Melissano, Mesagne, Specchia, Supersano, Uggiano La Chiesa, ai quali si aggiunge l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Lecce. Fra gli imprenditori che hanno preso parte all’associazione troviamo Antonia Macrì, titolare dell’omonima impresa agricola di colture olivicole in Maglie e Luigi Toma, proprietario dell’omonima azienda olivicola in Ugento.
Le società che hanno aderito all’associazione Terre del Salento sono la B.n.m. costruzioni srl, con sede a Sant’Arpino (Caserta), Quinta generazione società agricola srl di Melissano, V.a.g. società agricola srl di Ruffano e i professionisti Aurelio Brandolino, Antonio Criscuolo, Massimo Farina, Giovanni Micaletto, Angelo Franco Vignes e Natascia Vincenti.
Scopo primario della neo-nata associazione è di incentivare la nascita e lo sviluppo di aziende che operano nel settore primario, con particolare riguardo a quelle che attuano il recupero delle cultivar autoctone. Attraverso Terre del Salento i membri intendono favorire la sostenibilità ambientale e il rapporto collaborativo con le istituzioni locali al fine di porre in essere azioni tese al miglioramento dell’ambiente e del paesaggio. Fra le intenzioni dell’associazione non manca la volontà di migliorare i servizi, in particolare quelli turistici, implementando l’offerta delle eccellenze agricole, ambientali e culturali del territorio.
L’associazione si propone come sostenitrice di azioni tese a creare circuiti stabili che rafforzino l’offerta del territorio, come la realizzazione di eventi legati ad antiche tradizioni oppure sentieri di valorizzazione ambientale, culturale e religiosa. Al centro delle attenzioni dell’associazione vi è il patrimonio eno-gastronomico, che Terre del Salento intende far riscoprire alle nuove generazioni mediante percorsi formativi da svolgersi all’interno degli istituti scolastici. Oltre a favorire l’associazionismo degli operatori economici e culturali, Terre del Salento supporterà l’attività di informazione, divulgazione e ricerca sull’agricoltura biologica.
I presupposti sembrano buoni, quindi non mancheremo di conoscere meglio tutti i partecipanti per capire cosa ha spinto ciascuno di loro a prendere parte a questo progetto.
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