Comunque Vada… / DOMENICA IN CASA SCOGNAMIGLIO
di Elena Vada______
Come ricorderete, a seguito invio foto, sono arrivate, dalla Russia, due belle fanciulle in casa Scognamiglio. Missione: far accasare il cugino Vincenzo, noto parrucchiere di Torino.
Domenica mattina le due ragazze, vengono portate in Chiesa alla Santa Messa, poi in cremeria, infine a fare un giro in centro città, dove ci sono le vetrine più belle.
Le due, si lasciano trascinare a destra e a manca, frastornate dalle novità. Il bagno in casa, la macchina del caffè espresso, i vestiti di Giusy, il PC. Loro arrivano dalla campagna, quindi molte comodità le conoscono per via della televisione, ma non le hanno nella realtà.
Sono anche istruite, hanno studiato con le borse di studio della ginnastica artistica, ma poi sono cresciute “troppo” (in altezza) e hanno dovuto desistere.
Nel condominio tutti guardano gli Scognamiglio, con interesse, e seguono le novità di casa loro, come si trattasse di una telenovela.
Le russe fanno notizia nel quartiere: “Eh sono pure “BONE!” – commenta Armando il parrucchiere, che la domenica tiene la bottega aperta e fa da salotto a chi aspetta per la barba, una spuntatina ai capelli, i baffi, le basette…Generalmente, i signori s’intrattengono nel negozio, per commenti sportivi, politici, di condominio… Ma questa domenica…
“Che stacco di cosce! Che bocce, saranno una quarta abbondante! Guarda dietro che mandolini… e i capelli? Quello è biondo naturale.. non come quello della mia Pina, grigio topo… Pelle, pelle di pesca e che sorrisi…. Eeee, certo che le nordiche dell’est, sono un’altra cosa: alte, slanciate, snelle e formose….
Ma che ci fanno qui? Come mai stanno da quella famiglia di “Napuli”.
Armando sa tutto, ma tace, se no ci va di mezzo pure lui e l’Adalgisa, la moglie, non perdona. E’ già al secondo sequestro…DI CHEEEE? Un I-PAD e un PC portatile. Requisiti perché trovato Armando in “Dolce Compagnia in CHAT”. Ora lui, tiene nascosto uno Smart-phone di ultima generarazione, con cui ha mandato, le famose foto, a Don Antonio.
Alle 13,00, finite le “radiografie con diagnosi riservata”, tutti a casa e a tavola.
Anche gli Scognamiglio.
“Maronna e quant si sono strafucat chest (Quanto hanno stramangiato queste!) due piatt e maccarun! In’goppa a tavola nun c’è sta chiù nient… hanno frnut (finito) pure e scioscele (frutta secca mista) e o pane…. Arriscia e Alliscia tengon buona salute, neanche vostro padre mangia accussì, pure il vino e la grappa ….A chest duie, è meglio a cumprà na vesta o nu cappott …”
Giusy: ”Ma mamma, hanno viaggiato diversi giorni, magari non hanno potuto mangiare, poi si chiamano Raissa e Alissa… Dai, non ti sbagliare sempre!”
-”Quant si scucciant, fa o cafè bell e mammà”.
Le due ragazze russe sono sorelle 21 e 24 anni e parlano un po’ d’italiano per via del nonno, reduce di guerra del 14/18 che, salvato dalla nonna (allora ragazza), se la sposò e rimase li da loro.
Insomma hanno un nonno italiano… :”eh di dove?” chiede Marì
– “Di Torino – rispondono felici le due, aggiungendo a comprova: “DUI PUVRUN BAGNA’ N’TLOLI” (due peperoni bagnati nell’olio), frase che viene fatta ripetere a chi non conosce la lingua piemontese, per ridere.
“O’ Maronna mia!” dice Marì, spaventata, come avessero detto una bestemmia e le avessero dato una mazzata alle spalle. Questa non se l’aspettava. Poi, tra sé e sé, pensa: ”Basta che vadano bene a Vincenzo!”
Vincenzo ha ricevuto diverse telefonate dalla zia e dallo zio, non ha capito bene tutto, perché fanno molta confusione, parlando metà in dialetto e metà in italiano. E’ preoccupato… Sono diversi da lui, all’antica, superati. Brava gente, per carità… ma lui è già nato a Torino, vissuto qui, ha studiato qui, con loro non riesce più a capirsi..”a quagliare” come suol dirsi, ma per rispetto si decide a fare questa visita di dovere.
Si veste di tutto punto. Facendo il parrucchiere per Signora, ha molto buon gusto! E’il suo mestiere!
Si fa due onde a banana tipo TRONISTA (vedi Maria De Filippi). E’ un po’ palliduccio?! Si dà un soffio di rosa che non si vede, ma fa salute. Poi, Eau de Sauvage di D..r… le scarpe N…. e il giacchino di pelle scamosciata tinta biscotto, ben stretto in vita. Con la tiratina che si è fatto fare (l’ultimo ritrovato coi fili) chi direbbe che ha l’età che ha? 38 anni? Ma no, tutte dicono di meno, le sue affezionate clienti. Vincent è pronto per andare a casa degli zii. Ah già, è chiamato da tutti Vincent, come il marito della Bellucci, l’attrice.
Per l’appuntamento, va a comprare un bel vassoio di paste miste da quel pasticcere noto a Torino perché fa le sfogliatelle come a Napoli. A zia Marì piacciono molto…Sono le sue preferite, così se la ingrazia, e per lo zio Antonio una bottiglia di “Limoncello”, anche se dirà che quello del paese è migliore, borbotterà, sorridendo contento.
Giusy ed Ale, sollevano un sospetto: “Ma siete sicuri che lo zio, non abbia una donna, una compagna, un’amicizia particolare. Lavora in mezzo a signore di tutte le età, tutti gli stili, tutte le maniere e le forme, insomma ci pare strano…. Che non abbia trovato nessuno! Magari la tiene riservata per qualche motivo, che ne sappiamo noi… potrebbe essere fidanzato e non avercelo detto…Non è mica obbligato…”
Marì risponde: “L’avrebbe detto a sua madre, a mia sorella al paese. Zia Concetta è preocupata, perché si è fatta vecchiarella e vorrebbe un nipote anche da questo figlio. Lo vorrebbe vedere sistemato, con una mugliera, per morire tranquilla”
Giusy:”Come la fate tragica, proprio napuli siete! Perchè uno, realizzato come lo zio, non può decidere di vivere single??”
Marì:”No, figlia mia, a casa nostra i singolis, come li chiami tu, non si usano…Non si usano proprio, o li chiamano ricchiun”.
Giusy ed Ale tagliano corto, prendono il cappotto e se ne escono. Meglio non essere presenti all’incontro.
Intanto, anche le due ragazze, vengono approntate e aspettano. Non sanno bene cosa, ma aspettano.
Aspettiamo anche noi con loro…. E che Dio ce la mandi buona!
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brava