ANCORA UN GROSSO SEQUESTRO DI MARIJUANA ALBANESE, PRESI A SAN CATALDO QUATTRO TRAFFICANTI
(f.g.)______A due giorni di distanza dall’ ultimo, è questo il dodicesimo, nel giro di circa tre mesi, con le stesse caratteristiche, nelle stesse modalità. Poi, sempre in questo periodo, due altre notevoli operazioni, con relativi maxi sequestri, però a terra.
Ma questa notte c’è stato un altro, grosso sequestro di droga. Evidentemente la produzione è tanta, in Albania, e la domanda del ‘mercato’ salentino, elevato durante tutto l’ anno.
Inoltre, l’ approdo sulle nostre coste è gestito in maniera manageriale dalla Sacra Corona Unita.
Un giorno d’ affari vorticoso, in mano alla mafia, con tanti piccoli intermediari e gregari a scalare. Fino agli ‘utilizzatori finali’, il cui numero aumenta, anzi ché diminuire, e passa disinvoltamente a dosi più frequenti e più pesanti.
La marijuana, a torto considerata droga ‘leggera’, muove interessi stratosferici ed è sempre abbondante e facile da trovare.
Questa notte, dicevamo altro grosso sequestro. E’ avvenuto a terra, ma la marijuana, circa trecento chili, suddivisa in duecento settantasette confezioni, era arrivata via mare, a bordo di un barcone di sei metri. Ed era ancora là, dal momento che i trafficanti la avevano agganciata, con tutto il suo prezioso carico, ad un’ auto, e si dirigevano dall’ approdo di San Cataldo verso Lecce città, quando sono stati fermati, identificati e poi arrestati dagli agenti della Squadra Mobile.
Si tratta di quattro cittadini albanesi, rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola: Gentian Danaj, 39 anni; Bruno Sotai, 29 anni; Aulon Milo, 29 anni; Edomond Dalipaj, 39 anni (nelle foto).
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