SI E’ CHIUSA IERI SERA A TORINO LA RASSEGNA INTERNAZIONALE ‘TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO’. leccecronaca.it E’ ANDATA A CURIOSARE AL PADIGLIONE DELLA PUGLIA, LODATISSIMO E FREQUENTATISSIMO
di Elena Vada (inviata a Torino)______
Si è chiusa nella tarda sera di ieri sera una nuova edizione del ‘Terra Madre Salone del Gusto’, Organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Comune di Torino, la più importante manifestazione enogastronomica internazionale che riunisce ogni due anni produttori e artigiani del cibo.
L’allegra Brigata di Gusto Giusto equipe, naturalmente, era tutta riunita, per il grande evento che, da prospetti, mappe e commenti, pareva immenso.
La realtà si è, poi, rivelata ben maggiore e peggiore, dell’aspettativa.
L’area da visitare copriva, tutto il centro di Torino, includendo vari percorsi tematici.
Così grande, talmente vasta, che volevamo quasi rimandar a casa i due più anziani, temendo in uno sfiancamento precoce. Invece a gomitate e calcioni, strattoni, ci siamo avventurati, tutti insieme, decisi a raggiungere la nostra meta: IL PADIGLIONE PUGLIA.
Un’ epopea: per quanto fossero dettagliate, le cartine stradali e di percorso, erano pressoché indecifrabili. Ma sfidando ogni periglio, e guardando, qua e la, anche le squisitezza delle altre Regioni, siamo giunti alle Nostre Puglie, tra Molise, Calabria, Sicilia.
Ma noi, (Regione Puglia una quarantina di espositori, molti più degli altri) ci siamo allargati sapientemente e abbiamo fatto bella figura davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale è stato detto : “Vorrei che ci fosse un orto al Quirinale, ma un orto vero che possa servire agli ospiti che vanno dal Presidente e alle scuole che visitano il palazzo che, per citare il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, deve essere la casa degli Italiani“.
Un ritorno all’agricoltura e l’orgoglio e la dignità per chi coltiva la terra: “L’orto nella nostra cultura non era separato dal giardino e dovrebbe tornarci partendo dal Quirinale – aggiunge Carlo Petrini – Soffriamo ingiustizie enormi. In tutto il mondo i contadini sono sfruttati“.
Il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, propone invece che Slow Food e Terra Madre partecipino al prossimo G7 in programma in Italia nell’ottobre 2017: “Vorrei che ci foste voi al nostro fianco per cambiare i paradigmi e i verbi dell’agenda politica”.
Ma siamo arrivati poi alla nostra meta, e ne è valsa davvero la fatica.
Sono prodotti meravigliosi, quelli della Puglia al Salone del Gusto di Torino, che per una settimana ha invaso strade, piazze, luoghi storici della città uscendo dal chiuso del Lingotto dove finora si era svolto.
Una Puglia attenta e che innova, inventa nuovi ‘abiti’ per cibi antichi, come il capocollo che qui alcuni produttori hanno declinato in versioni che abbinano il salume al vino e si rifanno alla stessa storia del salume datato all’incirca verso il Milletrecento, all’epoca del Longobardi.
E’ il caso dell’Escapocollo, nato dal mix con vinacce di primitivo di Manduria, ovvero del pluriripremiato. E, di qui in poi, dovrei fare il nomi di eccezionali produttori di ogni genere alimentare, in primi: olio, vino, salumi, pasta, formaggi, taralli, e quant’ altro.
Poi da, notare, anche la particolarità dei sali da gustare nei vari sapori.
:-”Scusino, sento che state lodando le primizia della Puglia…Sono di leccecronaca.it…Che cosa mi dite di interessante da scrivere?”
“E’ da qualche anno che i piemontesi hanno scoperto le Puglia, soprattutto il Salento, sono quelle chicche di natura, ancora non proprio alla mercé di chiunque (Per Fortuna!) dove, davvero la terra è benedetta da Dio. Angoli di Paradiso, dove il pugliese, è cortese, i piatti abbondanti, e frutta e verdura sembrano, quella di cent’anni fa e non di frigo o plastica,come qui in città”.
Mi si forma uno una piccola oasi intorno (chissà chi pensavano fossi?!)
Altri si fermano:” Venga a trovarci, ecco tenga il depliant, il biglietto da visita, il folder, ….”in breve tempo ho braccia e borsa pieni, e la gente che vuole fare dichiarazioni. Io ascolto tutti, perché sono tutti argomenti interessanti! (dopo averli provati al palato…eh, eh, eh !!)
L’unica che riesce ad arraffare qualcosa di concreto è la nostra Pinuccia: campioncini d’olio, succhi estratti, pezzi di formaggio e la pasta…Ma quella, ovviamente, la compriamo, riempiendo le borse di Umberto (che nessuno sapeva si fosse portate) che invece, pensa al vino…Ne assaggia, ne assaggia, ne assaggia…meno male che siamo in bus.
Ora mi guardo, tutti queste pubblicità di cibi, con golosità, c’è molto BIO, molto per celiaci e allergici in genere. Anche estratti e succhi, concentrati, essiccati. Una vera evoluzione nella tradizione quindi. Su leccecronaca.it daremo voce e spazio, a queste produzioni, di nicchia, d’eccellenza. Dalla pasta, all’olio… e tutto il resto.
Qui, al salone (e ne andiamo orgogliosi) abbiamo fatto code enormi per assaggiare un crostino con olio e sale, un pezzetto di formaggio, un fettina (ostia) di salame.
Il Padiglione Pugliese, aveva un posto particolare, di privilegio, essendo stato messo alle spalle di Corso Massimo D’Azeglio, arteria principale di Torino, da cui è entrato il Presidente della Repubblica (seguendo una logica geografica che rappresentava, nella sua sequenza, tutta l’Italia), ed è stato preso d’assalto, come fosse l’unico a distribuire rifocillamenti, panini vari imbottiti.
Il rincorrersi delle voci rimandano la stessa cantilena: ”Sono più buoni, sono più pieni, ottimi i pomodori… assaggia… questo, quello, le olive..i taralli…”
Anche noi abbiamo, finalmente, mangiato, un ottimo panino, seduti chi sulla panchina, chi sul gradino.
Torino ha fatto un buon lavoro, con questo Salone.
Vorrei sottolineare qualche cifra: migliaia di partecipanti, 90% degli alberghi occupati. Ricavi per venticinque milioni di euro.
Un Salone “tutto Esaurito”! E, sono convinta, da quel che abbiamo potuto vedere e sentire constatandolo di persona, un enorme successo anche per tutta la Puglia!
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c’ero anch’io! buonissimo e interessante!