I LADRI ORA RUBANO PURE I TOMBINI PER LE STRADE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’ Agata ci scrive______
Non è possibile, ci rubano ogni cosa! Si ripetono ormai con preoccupante regolarità i furti delle caditoie per lo scolo della pioggia; le strade restano con piccole voragini e oltre ai costi da sostenere c’è pure il pericolo che qualcuno ci finisca dentro e si faccia molto male.
Eppure lo “Sportello dei Diritti” aveva denunciato i pericoli connessi alle nuove fonti di approvvigionamento dei ladri di materie prime che si sono messi a rubare quantità industriali di ferro e ghisa, entrati ai primissimi posti della graduatoria dei metalli più rubati anche perché l’oggetto dei furti, riguarda prodotti rivendibili nel mercato illegale dei cosiddetti ferrivecchi. Ma dopo aver segnalato i furti di portalampade dei pali artistici in ghisa dell’illuminazione pubblica, i predoni hanno superato sé stessi arrivando a rubare tombini, griglie di ferro degli scoli dell’acqua piovana e coperchi in ferro o ghisa delle società dei pubblici servizi, facendo diventare le strade, e sono tante anche in Italia, profonde groviere, pericolosissime per la circolazione.
L’altra notte in via Rapolla a Lecce si sono registrati furti di diverse griglie, non ancora sostituite dai tecnici del Comune. L’allarme è rivolto alle pubbliche amministrazioni affinché adottino tutti gli strumenti possibili di vigilanza anche perché questi furti, al di là del pur grave aspetto economico, che pesa non poco sulle casse municipali, non solo colpiscono il decoro e l’arredo urbano ma contribuiscono a rendere meno sicure le strade visto che la mancanza dei chiusini e delle grate poste sui pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, determina uno stato di grave pericolo alla circolazione veicolare e pedonale.
E’ indispensabile, duque, una maggiore collaborazione dei cittadini affinché segnalino a quanti sono istituzionalmente addetti al controllo del territorio ogni comportamento sospetto nell’interesse della comunità, così da scoraggiare il ripetersi di questi gravi episodi.
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