TREPUZZI – NESSUNA RISPOSTA DAL SINDACO ALLE INTERROGAZIONI. IL CONSIGLIERE MASSIMO SCARPA ABBANDONA L’AULA
(e.c.)______Succede ancora a Trepuzzi.
Il sindaco in carica, Giuseppe Maria Taurino, non fornisce le risposte scritte, come da accordi presi della conferenza capigruppo, richieste a seguito di alcune interrogazioni presentate dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimo Scarpa, unico consigliere di opposizione presente, e dai consiglieri di opposizione della lista On Accendi Trepuzzi, che per protesta hanno deciso di disertare il Consiglio.
Ma facciamo un passo indietro.
Il 25 luglio e il 9 agosto 2016, il consigliere comunale Massimo Scarpa, alla luce di alcune incongruenze presenti in altrettante Determine emanate dal sindaco Giuseppe Maria Turino, e poi l’8 agosto a seguito di una denuncia da parte dei cittadini, presenta tre interrogazioni.
La prima interrogazione del 25 luglio riguarda i lavori di Riqualificazione della Piazzetta Giulio Cesare sita in Trepuzzi. I dubbi del consigliere Scarpa nascono da un affidamento diretto dei lavori (perché al di sotto della soglia dei 40.000€) alla ditta Troso Osvaldo s.r.l. per un totale di € 39.840,25, IVA al 10% esclusa. Praticamente appena sotto la soglia.
L’affidamento, nella Determina n.198 del 30/06/2016, è giustificato dall’urgenza dei lavori e dalla necessità di mettere in sicurezza la zona. La piazzetta in questione versava in condizioni pietose da anni: l’urgenza quindi dov’è? Il pericolo e la necessità di una messa in sicurezza non esistevano negli anni precedenti quando la piazzetta era frequentata dai ragazzi della scuola media dirimpettaia o dai residenti, accorsi qualche mese fa sulla medesima piazza per ascoltare i comizi? Per queste ragioni, il consigliere Scarpa attraverso la sua interrogazione chiede al sindaco le modalità di selezione e soprattutto quali altre aziende sono state invitate a presentare preventivi per l’affidamento diretto, nel rispetto delle linee guida segnalate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Il consigliere Scarpa si rifà alle linee guida ANAC deliberate il 28 giugno scorso. Al paragrafo 3.3.3:
“Gli oneri motivazionali relativi all’economicità dell’affidamento e al rispetto dei principi di concorrenza possono essere soddisfatti quando la stazione appaltante procedere alla valutazione comparativa dei preventivi di spesa forniti da due o più operatori economici“.
La richiesta è più che lecita ed assolutamente naturale, non solo nell’ottica della trasparenza ma anche in virtù dell’assenza di riferimenti a riguardo all’interno della Determina.
L’interrogazione successiva, protocollata l’8 agosto evidenzia un problema di salute pubblica quanto mai grave.
Nell’interrogazione si segnala il passaggio di mezzi di disinfestazione, nelle date del 27 luglio e del 6 agosto, non pubblicizzate in alcun modo dagli organi competenti. Diversi cittadini, svegliati nel cuore della notte dall’odore nauseabondo delle sostanze irrorate, hanno lamentato per ore disagi fisici. Fatto gravissimo in un comune in cui si sa bene come pubblicizzare un evento di interesse pubblico, come è avvenuto, ad esempio, per la promozione di Bande a Sud.
E ci chiediamo: all’avvio di una disinfestazione non è indispensabile richiedere ai cittadini di adottare le misure necessarie per proteggersi dall’inalazione di sostanze potenzialmente pericolose per la salute? Se qualcuno avesse avuto una reazione letale chi avrebbe pagato?
Mosso dall’urgenza di far valere su tutti l’art. 32 della Costituzione Italiana, il consigliere Scarpa ha avanzato al sindaco le seguenti domande: quali sono i mezzi che si intendono adottare per informare i cittadini riguardo a interventi lesivi per la salute pubblica? Qual è la calendarizzazione degli interventi? Ma soprattutto: quali principi attivi, dosi e insetticidi il comune ha scelto per opere di disinfestazione/derattizzazione?
Ma arriviamo all’ultima interrogazione che non ha ancora ricevuto risposta, indiscutibilmente la più emblematica.
Anche l’interrogazione presentata il 9 agosto 2016 riguarda un affidamento diretto, ovvero un affidamento al di sotto della soglia dei 40.000€.
Ad interrogarsi su quanto riportato in Determina 203 del 01/07/2016 non è solo il consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Scarpa, ma anche i consiglieri di On Accendi Trepuzzi, Elisa Elia, Simona Manca, Antonio Miglietta e Giovanni Perrone.
Questi i fatti: l’amministrazione comunale affida il 1 luglio 2016 ad AXA s.r.l. la manutenzione del verde pubblico nella marina di Casalabate, per il periodo che va dal 01 luglio al 31 agosto: l’importo totale da corrispondere è di 43.560,00€ compreso di IVA al 10%, ovvero 21.780,00€ al mese.
Qui sorgono le prime incongruenze: la porzione di Casalabate ricadente nel territorio di Trepuzzi è stata oggetto di manutenzione anche negli anni precedenti, manutenzione conferita, sempre in affido diretto, nei mesi estivi a cavallo del pienone. Prendendo l’ultimo contratto d’affido per manutenzione del verde della marina di Casalabate, ovvero quello relativo all’anno 2015, accordato alla ditta Staiani Elio, si evince che l’importo dovuto per i mesi che vanno da luglio a settembre è pari a 6.075,60€ compreso di IVA al 22%, ovvero poco più di 2.000€ al mese.
Cosa succede quindi? Nel 2015 bastano 2.000€ al mese per la manutenzione del poco verde pubblico presente nella Marina di Casalabate e nel 2016 ne servono 21.780? Come mai?
Per ulteriore raffronto basti pensare che in un comune come quello di Trepuzzi, la manutenzione del verde pubblico per tutto il 2015 è costata 114.096,84€ ovvero 9.508,07€ al mese.
A queste stranezze si aggiunge un ulteriore incongruenza, peraltro, ci pare, abbastanza grave: come è possibile che con delibera di Giunta Comunale n. 88, il 28 giugno 2016 si richieda l’avanzamento di un’offerta alla ditta AXA s.r.l. ed il 27 giugno 2016 si abbia già un’offerta tecnico-economica dalla medesima ditta? L’offerta tecnico-economica non dovrebbe seguire la delibera di giunta e non precederla?
Sostanzialmente, per i lettori meno esperti è come se il 28 di giugno decidessimo che è arrivato il momento di procedere alla manutenzione del verde nella marina di Casalabate, valutiamo che il denaro da spendere sia circa 40.000€ e scegliamo la ditta AXA s.r.l. per ricevere un preventivo. Se così è come facciamo ad avere il preventivo di AXA s.r.l. sulla scrivania il giorno prima?
Le domande che vengono poste al sindaco rispetto a questa determina sono abbastanza ovvie: quali condizioni ambientali diverse hanno fatto prevedere una spesa così alta rispetto al passato? Quale piano di lavoro ha presentato AXA S.r.l? E, come si spiegano tutte le incongruenze di documenti?
Tutte le interrogazioni presentate dal consigliere comunale Massimo Scarpa riportano in calce:
“In attesa di cortese risposta, anche scritta, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, ringrazio e porgo Cordiali Saluti”.
Quindi il consigliere attende risposta non solo orale, ma anche scritta.
“Secondo il Regolamento Comunale all’art.46 comma 3: Il Consigliere, nel presentare un’interrogazione, può chiedere che venga data risposta scritta. Il Sindaco, in tal caso, è obbligato a rispondere entro i successivi trenta giorni dalla richiesta”. La risposta è quindi un obbligo.
Il 1 settembre ha luogo la conferenza dei capigruppo comunali: il sindaco propone di procedere con un consiglio comunale in cui vengono discusse tutte le interrogazioni; le opposizioni accettano la deroga ai 30 giorni a patto che siano garantite comunque le risposte scritte. Sono quelle che non arrivano e sono quelle che hanno spinto ieri, 23 settembre 2016, il consigliere Massimo Scarpa a lasciare l’aula “volendo così dimostrare il dissenso per il mancato rispetto degli accordi convenuti”.
Prescindendo dalle diatribe sui social, divenuti ormai luoghi dove il politichese imperversa tanto quanto le scivolate dagli specchi, una risposta scritta ad un’interrogazione è funzionale per diverse ragioni: una su tutte avere delle risposte chiare, trasparenti e sintetiche da condividere con la cittadinanza, secondo il principio che Democrazia è anche partecipazione.
Incuriositi dalle domande, ed avendo tanti dubbi a questo punto anche noi aspettiamo le risposte scritte, e non il resoconto con le virgole delle parole enunciate “in comizio” da ogni membro del consiglio comunale trepuzzino.
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