FONDI PUBBLICI ALLA ‘FONDAZIONE NOTTE DI SAN ROCCO DI TORREPADULI’, IN ATTESA DELL’ ESITO DELL’ INCHIESTA GIUDIZIARIA, IL PD CHIEDE SUBITO RISPOSTE POLITICHE AGLI AMMINISTRATORI DI RUFFANO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. La segretaria del Partito Democratico di Ruffano, Anna Rita Picci, ci manda il seguente comunicato – stampa______
LETTERA APERTA AL SINDACO, ASSESSORI E CONSIGLIERI DEL COMUNE DI RUFFANO.
Il 13 settembre scorso abbiamo appreso la notizia di un’ inchiesta per truffa della Procura di Lecce relativa a fondi pubblici percepiti dalla Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli, di cui è presidente l’assessore Gaetani.
Inchiesta che, tra le altre cose, potrebbe gettare ulteriori ombre sull’operato di questa Amministrazione comunale, già segnato da altre gravi vicende, come la recente condanna del Tar per la gara di affidamento del servizio Scuolabus, gestita, secondo il Tribunale Amministrativo, “in violazione dei principi di trasparenza, parità di trattamento e libera concorrenza, violazione dei principi di derivazione costituzionale e comunitaria immanenti all’azione amministrativa, in primis quello di legalità”.
Non entriamo nel merito della recente indagine, che da quanto si apprende dagli organi di stampa sarebbe alle sue battute finali, e presto si chiuderà, o con un rinvio a giudizio per l’assessore Pasquale Gaetani e altre sette persone, oppure con l’archiviazione.
Nonostante ciò, alcune considerazioni in merito alla non remota ipotesi di un coinvolgimento nell’indagine del Comune di Ruffano, ci sembrano dovute.
Senza tralasciare il grave conflitto d’interesse – a tal proposito è già stata interessata l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione)- in cui si trovano due assessori della Giunta Russo, Pasquale Gaetani e Massimo Cantoro. Entrambi rivestono importanti cariche all’interno della Fondazione oggetto dell’indagine e beneficiaria di finanziamenti da parte del Comune di Ruffano, per un importo complessivo che supera i 30.000 euro.
Dagli stessi organi di stampa si apprende delle anomalie sulla costituzione della Fondazione, che non risulterebbe iscritta in nessun registro pubblico, rendendola di fatto inesistente per la normativa italiana. Come si pongono, il presidente-assessore Gaetani e il componente del Consiglio di Amministrazione-assessore Cantoro, riguardo a questa grave accusa che, se confermata, li vedrebbe partecipi di una truffa ai danni dell’Ente pubblico?
Non sarebbe opportuno, prima della chiusura delle indagini, chiarire la loro posizione, rendendo di pubblico dominio l’atto costitutivo della Fondazione, i bilanci e gli altri registri obbligatori previsti dalla normativa se esistenti?
Così come è auspicabile, anche in caso di archiviazione delle indagini, che i due assessori rinuncino a una delle due cariche che attualmente ricoprono, al fine di sanare il grave conflitto d’interesse, che li vede, come componenti della Giunta Comunale, elargire con totale discrezione fondi ad un organismo privato, e dall’altra esserne i beneficiari.
Come si pone la Vostra Amministrazione, finanziatrice della Fondazione, nei riguardi di scelte discutibili attuate dalla stessa Fondazione, come quelle di premiare degli sponsor indagati e condannati per corruzione, mentre addirittura sono ristretti ai domiciliari?
Non sarebbe appropriato prendere pubblicamente le distanze da questo tipo di scelte, palesemente in contrasto con quel principio di legalità che un ente pubblico dovrebbe perseguire? E a maggior ragione, se i soggetti in questione – Tommaso e Cinzia Ricchiuto – risultano essere i proprietari della Igeco spa, azienda che ha in corso con cui il Comune un contenzioso di svariate migliaia di euro?
Pensiamo che un’Amministrazione comunale, che debba necessariamente improntare la propria azione sui principi di imparzialità, legalità e trasparenza, non possa starsene silente davanti a fatti così gravi, come l’indagine per truffa a carico di un proprio componente, ma che abbia l’obbligo morale e politico di attuare delle decise pressioni affinché chi è coinvolto nell’indagine chiarisca la propria posizione in Consiglio Comunale.
Ci farebbe piacere anche conoscere, l’opinione , delle associazione e di tutte le forze politiche presenti sul territorio, in merito alla preoccupante vicenda che potrebbe riportare il nostro paese agli onori delle cronache, con ingenti ricadute politiche, sociali ed economiche per il territorio.
Chiediamo inoltre ai consiglieri di opposizione, visto che nessun esponente del Partito Democratico locale siede in consiglio comunale, la convocazione urgente di un consiglio comunale, in merito alla questione, alla presenza del Prefetto.
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Vorrei chiedere alla Segretaria del PD Anna Rita Picci, cosa ne pensa del Milione di euro di noi cittadini che i compagni del PD della Regione Puglia elargiscono ai compagni del PD di Melpignano per la Notte della Taranta?
Per il PD c’è sempre una doppia morale.