SI RIBELLA AI SUOI SFRUTTATORI, ARRESTATI GLI AGUZZINI DI PIAZZALE RUDIAE, UNA DONNA E DUE GIOVANI NIGERIANI SORPRESI A PUNIRE LA CONNAZIONALE

| 20 Agosto 2016 | 0 Comments

di Francesca Pagliara______ 

La tranquillità di una serata leccese di fine estate è stata interrotta ieri sera intorno alle 23.30. In Piazzale Rudiae per la precisione, a farne le spese una giovane prostituta nigeriana. Una giovane ragazza prima di tutto, aggredita brutalmente da tre suoi connazionali che le hanno riservato calci e pugni perché, stanca di quella vita di umiliazioni, aveva osato ribellarsi.

Idahosa Stefy Ewere, 36 anni (nella foto grande), Mathew Ndidi (foto in basso), 25 anni e Lawrence Oduware (foto in alto), 27 anni, tutti, come detto, di nazionalità nigeriana.

Sono questi sono i nomi dei tre arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile con le accuse, a vario titolo, di estorsione, rapina, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

La ragazza ha raccontato agli investigatori di essere stata contattata telefonicamente nel suo villaggio africano dalla Idahosa, che, in considerazione delle precarie condizioni economiche, le aveva offerto di raggiungerla in Italia, a Lecce, dove – le aveva promesso – le avrebbe procurato un lavoro come parrucchiera.

Giunta clandestinamente a Lampedusa, e poi a Lecce, in casa della sua sfruttatrice, la ragazza era stata costretta a prostituirsi giornalmente per strada ed a consegnare i proventi ai suoi aguzzini, per raggiungere la somma di 25 mila euro: il “riscatto” per la sua libertà e la restituzione del permesso di soggiorno, che la sfruttatrice si era adoperata di farle avere.

Una compravendita a tutti gli effetti, un oggetto di scambio.

Il coraggio di dire no, quindi la violenza.

Una violenza inaudita interrotta solo dall’intervento di una guardia giurata dell’istituto di vigilanza AlmaRoma, che passava in quel punto per un’attività di pattugliamento.

Il vigilante ha soccorso la ragazza e avvertito le forze dell’ordine.

I militari hanno sorpreso i tre aguzzini con la povera ragazza ancora fra le mani.

Neanche la loro presenza ha calmato la Idahosa, che ha continuato a inveire contro la malcapitata, minacciandola  di gravi ritorsioni in Nigeria nei confronti dei familiari.

I tre si trovano ora nel carcere di Borgo San Nicola, su disposizione pubblico ministero Massimiliano Carducci.

La giovane donna è stata affidata ad una casa protetta, dopo essere stata curata al pronto soccorso del ‘Vito Fazzi’, dove le sono state riscontrate lesioni guaribili in quattro giorni.

Le lesioni fisiche. Per quelle dell’ anima, il periodo non sarà così breve.

La libertà ha un prezzo, questa ragazza evidentemente non poteva pagarlo.

Per questo è stata punita, la schiavitù di un tempo non è così lontana da noi come pensiamo. Esiste ancora.

 

 

 

 

Category: Cronaca

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